Dopo aver a lungo discusso con i creditori, attraverso gli advaisors tra cui Rotchild , per costruire una proposta che prevedeva il riscadenziamento del 50% del valore obbligazionario e la trasformazione del restante 50% in azioni. OI la telefonica Brasiliana ha rotto gli indugi ed ha chiesto il ricorso alla procedura concorsuale, al tribunale di Rio de Janeiro. La società ritiene che una riorganizzazione giudiziale sia la più appropriata per:
-preservare la continuità dei servizi
-preservare il valore della società
-proteggere la cassa ancora presente
-proteggere gli interessi di tutti gli stakeholders
La decisione è chiaramente negativa per tutti i possessori di obbligazioni OI, comprese le Portugal Telecom Finance, in quanto non permette di avere visibilità su “quanto” e “quando” l’investitore avrà modo di recuperare. Verrà nominato un Trustee per monitorare e supervisionare il piano di ristrutturazione che la società presenterà entro 60 giorni e che dovrà essere approvato da almeno il 50% dei creditori (come numero) e dalla maggioranza dei claims (valore). Qualora non si raggiungano i quorum previsti o la società non presenti, entro 60 giorni il piano, Oi verrà messa in liquidazione. Non aiuta il tutto lo stato di incertezza politica in cui versa il Paese.
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