L’ANALISI Marc Faber “non so se è il momento migliore ma continuo a comprare oro ogni mese”
LA CINA AL 6° POSTO NELLE RISERVE UFFICIALI MONDIALI DI ORO
La discesa dei prezzi può essere occasione per avviare un pac sulle aziende aurifere
Seppur non siano ancora stati comunicati i dati di aprile e prima ancora della caduta improvvisa delle quotazioni dell’oro di aprile, gli acquisti di metallo prezioso da parte della Cina hanno registrato nel primo trimestre 2013 un prodigioso aumento rispetto allo stesso periodo del 2012. Nel solo mese di marzo vi è stata l’importazione di quasi 224 tonnellate, un dato che porta l’incremento da inizio 2012 ad oltre 1.200 tonnellate. Una corsa all’acquisto che porta la Cina al 6° posto nella graduatoria mondiale di riserve ufficiali in oro.
CINA IN ASCESA
I dati diffusi dalla China Gold Association evidenziano come gli acquisti di lingotti d’oro sono saliti del 49%, quelli di gioielli del 16% e la produzione d’oro della paese (il più grande produttore al mondo) è cresciuta dell’11%. Come ha detto a Reuters Zhang Bingnan, secretary-general della China Gold Association. “La domanda di fisico è cresciuta sensibilmente nelle ultime settimane. I consumatori e chi ha bisogno di oro per i suoi usi industriali vedono questi cali di prezzo come occasioni d’acquisto”. Quello che appare perciò evidente, sembra essere lo “scollamento” tra le quotazioni finanziarie dell’oro (in modesta ripresa dopo il tonfo a $ 1.350) e le richiesta fisica effettiva, un distanza accentuata anche da ulteriori segnali.
MONETE A RUBA
E’ infatti del mese scorso il nuovo picco nelle vendite di monete d’oro da parte della zecca USA. I famosi “Gold Eagle” hanno superato le 209.000 once a fine aprile, frantumando il top per controvalore mensile degli ultimi tre anni.
Seppur la domanda sembri forte ed agevoli l’attuale supporto delle quotazioni, potrebbe in caso di ulteriori e future discese, ricevere un’altro genere di sostegno. Come noto, i gruppi minerari si stanno scontrando con costi d’estrazione sempre più elevati e ciò potrebbe indurli a ridurre la produzione mondiale, al fine di mantenere un prezzo per loro più adeguato alla perdurante domanda.
FABER – “BUY GOLD”
Marc Faber, noto gestore internazionale, ha recentemente commentato la discesa dell’oro nel seguente modo: “nessuno sa se è un buon momento per acquistare oro o no… ma come ho scritto più volte nei miei report, compro oro ogni mese e nel recente declino ne ho comprato di più ed avevo ulteriori ordini a $ 1.300, a $ 1.200, a $ 1.100 l’oncia… però ho potuto acquistarlo solo a $ 1.400” e seppur lui sia un “catastrofista”, potrebbe essere utile per l’investitore fare alcune valutazioni, semmai in un’ottica “contrarian” rispetto al sentiment di abbandono generale di tale asset.
PAC SU “GOLD BUGS”
Ai prezzi attuali o nel caso di ulteriore storno, si potrebbe considerare non solo l’acquisto di oro fisico alla Faber ma anche l’avvio di un graduale accumulo mensile in aziende aurifere, tramite il classico piano d’accumulo. Se infatti raffrontiamo l’Amex Gold Bugs Index (indice aziende aurifere) con le quotazioni dell’oro, è facile osservare l’ampia divergenza che si è venuta a creare, una distanza che ha ormai portato i prezzi dell’indice ai minimi toccati dai mercati azionari, nel marzo 2009.
LA SCOMMESSA
Nel breve l’opportunità potrebbe perciò essere quella di un riallineamento delle quotazioni verso l’alto e questo nel caso in cui il metallo giallo riprendesse la sua più che decennale corsa al rialzo, oppure in caso di ulteriore discesa dell’oro, vi sarebbe qualche primo acquisto “sofferente” ma ciò consentirebbe una possibile fase di accumulo a prezzi ancor più economici e semmai a livelli post Lehman. Logicamente non essendo prevedibile il minimo, è importante valutare il grado di volatilità e rischio da inserire in un portafoglio complessivo e questo perché tali società hanno storicamente movimenti più ampi dell’oro ma nel caso in cui si interrompesse davvero il lungo bull market dell’oro e Faber non avesse ragione, almeno si deterrebbero in portafoglio aziende che, a differenza del metallo prezioso, potranno produrre nel tempo degli utili.
L’autore della rubrica – “Risparmio, i conti in tasca” pubblicata su www.lanuovaprimapagina.it , è a cura del nostro consulente RUBENS LIGABUE, professionista certificato EFA – European Financial Advisor, associato SIAT – Società Italiana Analisi Tecnica, iscritto all’Albo Unico Nazionale dei Promotori Finanziari.
Per domande e chiarimenti potete scrivere a: rubens.ligabue@gmail.com
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