Sin dalla fine di aprile, i governativi dell’Eurozona hanno registrato un deciso rialzo dei rendimenti. Pressioni particolarmente intense sui Bund a più lunga scadenza che, recentemente, a causa della situazione in Grecia, si sono intensificate anche sui periferici con un allargamento degli spread, guidato dalla ricerca di “porti sicuri”. L’andamento divergente delle politiche monetarie in USA ed Europa dovrebbe favorire il reddito fisso del Vecchio Continente in termini relativi rispetto agli Stati Uniti.
STRATEGIA
Nel breve periodo è possibile una stabilizzazione del Bund tedesco, ma in prospettiva è possibile una moderata pressione al rialzo sui rendimenti, in un contesto di miglioramento economico – per il 2015 ci si attende una crescita del PIL pari all’1,5%, in aumento all’1,9% nel 2016 e al 2% nel 2017 – e ripresa dell’inflazione (attesa all’1,5% nel 2016 e all’1,8% nel 2017), duration, ora leggermente sotto i tre anni. Posizione tattica neutrale sui periferici (BTP).
Sulle obbligazioni corporate“sottopeso”.
COSA TENERE SOTTO CONTROLLO
In Europa, gli elementi di maggiore preoccupazione sono riconducibili a un aumento delle
tensioni sul fronte della Grecia che potrebbero sostenere flussi verso i “porti sicuri”. Da monitorare anche l’incertezza politica in alcuni Paesi (Spagna e Portogallo) all’indomani dei risultati delle elezioni che hanno riconosciuto il ruolo dei movimenti di protesta e contrari all’austerità.
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