In un contesto di bassi tassi di interesse, l’attenzione degli investitori torna a focalizzarsi sui rendimenti più elevati offerti dalle obbligazioni corporate. La crescita economica, associata ai risultati aziendali positivi, alimenta le aspettative
di solidi ricavi per questa categoria di obbligazioni. Tuttavia, il 2013 ha dimostrato che sulle obbligazioni corporate incombono rischi. L’aumento dei tassi di interesse innescato dal dibattito sul tapering ha fatto diminuire sensibilmente molti prezzi obbligazionari. Dopo queste esperienze, la Fed probabilmente cercherà di limitare le oscillazioni dei tassi di interesse sui titoli governativi Usa prima e dopo l’avvio del tapering, tuttavia questo rimane un fattore di rischio. Di conseguenza è importante focalizzarsi su obbligazioni a prezzi ragionevoli emesse
da società con buoni fondamentali. Le obbligazioni dei mercati emergenti sono risultate le più sensibili ai piani della
Fed. Nonostante ciò, gli investitori rimangono cauti. L’andamento dei prezzi obbligazionari nel 2013 ha dimostrato che le obbligazioni dei mercati emergenti
possono essere pesantemente influenzate dagli eventi globali, e le valutazioni più favorevoli hanno svolto un ruolo secondario in occasione del massiccio calo dei prezzi verificatosi a metà anno. Ad essere più duramente colpite sono
state le obbligazioni dei Paesi fortemente dipendenti da finanziamenti esterni. Lo stesso scenario dovrebbe ripetersi
nel 2014, pertanto la selezione dei Paesi riveste grande importanza. I Paesi con elevati disavanzi delle partite correnti e di bilancio andrebbero evitati.
Devi accedere per postare un commento.