Vista l’alta volatilità dei mercati e l’aumento dei cds, non solo sul debito italiano, ma sulle obbligazioni in generale ed in particolare su quelle bancarie, l’indicazione rimane quella di favorire la liquidità. In questa fase “cash is king”. Per chi volesse comunque investire, i rendimenti a breve sono in salita, particolarmente quelli del debito italiano, che pur soggetto a forti oscillazioni, non si può considerare a rischio, almeno sulle scadenze brevi. Quella che viene pagata è l’inaffidabilità non tanto del Paese, quanto della sua classe dirigente, come si vede dal rendimento di Deutsche Post, che ha un rating più basso, secondo Moody’s, ma che usufruisce della ricerca di sicurezza. I rendimenti sono al netto dell’imposta sostitutiva.
Deutsche Post Fin. Baa1 DE0009279042 04/10/12 rend. 0.21%B.T.P. Aa2 IT0004284334 15/10/12 rend. 3,21%Intesa Sanpaolo Aa3 XS0470624205 04/12/12 rend. 2,99%B.T.P. Aa2 IT0004564636 15/12/12 rend. 3,49%
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