1) Allianz . Il gruppo tedesco, con ricavi 2015 stimati 87,7 miliardi di euro, merita secondo gli analisti il rating underweight (sottopesare) con target 139 euro (-8% dalla quotazione attuale). Il titolo ha evidenziato una performance inferiore alla media del settore e secondo gli analisti si possono trovare migliori occasioni altrove. Allianz , che capitalizza 68,3 miliardi di euro, tratta 11 volte l’utile per azione 2015 e una volta il valore di libro, mentre il roe scende dal 9,9 al 9,2%. A fronte di una cedola di 7,05 euro nel 2015 e 7,08 nel 2016, il dividend yield è 4,7%.
2) Delta Lloyd. Rating negativo per la compagnia olandese (3,6 miliardi di euro), a cui è stato assegnato un target price di 14,90 euro (-9%), dopo essere stato rivisto al ribasso il 28 aprile scorso. Guardando alle valutazioni i titolo non è caro, ma non riflette ancora i maggiori benchmark patrimoniali richiesti da Solvency 2, che rischiano di mettere sotto pressione i futuri dividendi. Il p/e è 6,3, mente il p/bv è uno. Il roe scende dal 20,1 al 17,4%, mentre il rendimento della cedola è 6,3% (dividendo di 1,03 euro).
3) Scor. Meno 18%. E’ il potenziale di ribasso atteso della società francese, in vista del target price di 26,30 euro. Il titolo, che capitalizza 6 miliardi di euro, risente infatti di ipotesi di mercato troppo favorevoli, in termini sia di margini nel ramo vita che di roi (ritorno sugli investimenti). Il titolo,tratta 12,5 volte l’utile per azione 2015 e una volta il valore di libro, mentre il roe è 8%. A fronte di una cedola di 1,46 euro nel 2015 e 1,45 nel 2016, il dividend yield è 4,6 e 4,5%.
4) Admiral. Alle quotazioni attuali il gruppo Uk, che capitalizza 4,1 miliardi di sterline, è sopravvalutato perché troppo dipendente dal settore delle assicurazioni auto. Secondo gli analisti il prezzo corretto è 1.258 pence, del 15% inferiore ai livelli attuali. Il p/e scende da 16,6 nel 2015 a 15,6 nel 2016, mentre il p/bv è rispettivamente 7 e 6,6. Il roe migliora leggermente dal 42,2 al 43,6%,. Il dividend yield è intorno al 6%, in funzione di una cedola di 89,18 pence nel 2014 e 93,12 nel 2016.
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