Morgan Stanley settore assicurativo, chi comprare

Assicurazioni-Generico 1) Aviva. Rating overweight (sovrappesare) per la compagnia inglese che merita un prezzo obiettivo di 633 pence. Nonostante la buona performance già registrata ha un margine di rialzo del 20%, che nell’ipotesi bullish sale al 46% (774,37 pence). Dopo l’acquisizione della Friends, il titolo ha un buon potenziale legato alle sinergie di costo e all’aumento dei dividendi. Il p/e (prezzo/utile) scende da 10,8 nel 2015 a 10 nel 2016, mentre il p/bv (prezzo/valore di libro) è intorno a 1,4. In leggero calo il roe (redditività del capitale) dal 14,4 al 13,5%. Il dividend yield è 4,1% nel 2015 e 4,7% nel prossimo esercizio, in funzione di una cedola rispettivamente di 21,72 e 24,98 pence.

2) Swiss Re. Alla società elvetica è stato assegnato un target price di 92,80 franchi (+8%) che nello scenario ottimista arriva a 118,70 (+38%). E’ il titolo preferito fra le compagnie di riassicurazione europee grazie alla solidità finanziaria e alle ulteriori iniziative che potrà realizzare. Swiss Re ha annunciato nel 2014 uno speciale dividendo di 3 franchi per azione e un’operazione di buyback fino a un miliardo di franchi per il 2015. Il p/e è intorno a 9,5, mentre il p/bv è inferiore all’unità. Il roe scende leggermente dal 9,1 all’8,8%. Attraente il dividend yield del 5,2% nel 2015 e 5,7% nel prossimo esercizio, a fronte di una cedola rispettivamente di 4,68 e 5,14 franchi.

3) Prudential. Il gruppo Uk, che capitalizza oltre 42 miliardi di sterline, è secondo gli analisti della banca d’affari Usa sottovalutato rispetto alle quotazioni attuali. L’11 maggio scorso il prezzo obiettivo è stato incrementato fino a 1.815 pence (+10,7%), che nell’ipotesi bullish sale a 2.306,5 pence (+41%). I punti di forza sono l’elevata redditività, il discreto profilo di crescita e la valutazione attraente. Il titolo tratta 14,2 volte l’utile 2014 e 12,9 quello del 2015, mentre il p/bv passa da 3,1 a 2,6.  La redditività è in leggera riduzione (roe dal 23,1 al 22%). Il rendimento della cedola sale dal 2,4 al 2,7%, a fronte di un dividendo rispettivamente di 40,1 e 44,5 pence.

 

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