La finestra di opportunità per l’Italia resta ancora aperta. Un nuovo report di Morgan Stanley incentrato su Francia e Italia promuove a pieni voti il processo di riforme di quest’ultima, sottolineando che le prospettive appaiono più favorevoli rispetto al Paese d’Oltralpe. E le preferenze vanno sia sulle azioni che sui bond italiani considerati più promettenti rispetto agli asset obbligazionari e azionari francesi.
“La crescita è destinata ad accelerare sia in Francia sia in Italia questo e il prossimo anno”, spiega Morgna Stanley, “ma il bilancio dei rischi favorisce l’Italia”. Qui l’investment bank prevede una crescita superiore al consenso, mentre in Francia sarà più in linea con le attese.
“L’Italia, inoltre, sta giocando un ruolo importante nel processo di riforme e il momento sembra favorevole perché queste si realizzino”, aggiunge Morgan Stanley, notando, invece, che la Francia, “nonostante goda di una struttura economica più robusta, ha portato avanti riforme che incontrano maggiori ostacoli nel completamento”.
Per Morgan Stanley il ciclo economico dell’Italia è ancora nella prima fase della ripresa ed è ben positizionato per beneficiare, più della Francia, delle tre misure favorevoli date dal petrolio a basso costo, dall’euro debole e dal Qe della Bce. “Inoltre la fiducia è già concretamente aumentata in Italia, mentre in Francia c’è stata una minore ripresa del clima positivo”, sottolinea il broker. Questa mattina è stato pubblicato l’indice di fiducia dei consumatori in Francia sceso a 93 punti a maggio dai 94 punti registrati nel mese precedente. Il dato è risultato inferiore al consenso degli economisti che si attestava a 94 punti.
La banca d’affari, sul fronte della spinta alle riforme, apprezza gli sforzi significativi fatti dai due Paesi ma afferna che “l’Italia ha fatto con tutta probabilità cambiamenti più decisivi nel mercato del lavoro e il potenziale per un aumento del suo pil, sebbene parta da un livello più basso rispetto alla Francia, appare più ampio”.
Le banche italiane sono lo strumento preferito per scommettere su un quadro macro in miglioramento con Intesa Sanpaolo e Unicredit ora coperte con un rating overweight . Anche sul fronte dei tassi, Morgan Stanley preferisce l’Italia: “in una fase di rendimenti in rialzo, ci aspettiamo che il titolo governativo francese a dieci anni possa avere una perfornance inferiore rispetto al Btp e anche ai Bund”.
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