Turchia
L’economia turca ha registrato una performance migliore delle attese nel 2017 e per l’intero anno la crescita del PIL potrebbe superare il 4% rispetto al 2016. Questo risultato è in parte dovuto alle misure di stimolo fiscale varate dopo il referendum costituzionale, all’andamento favorevole della domanda estera ed alla ripresa del turismo. La domanda domestica invece rimane compressa dall’elevata inflazione e dalle condizioni finanziarie restrittive. Turismo in ripresa e compressione dell’import stanno mantenendo il deficit delle partite correnti, una debolezza strutturale della Turchia, intorno al 4% del PIL. La Banca Centrale Turca sta cercando di riconquistare la sua credibilità con una politica monetaria restrittiva, ciononostante l’inflazione rimane elevata. I tentativi della Banca Centrale di riconquistare la credibilità, la riduzione del rischio politico domestico, ora che la transizione al sistema presidenziale è avviata, ed il carry più alto tra le valute Emergenti sono elementi di supporto per la TRY. I rischi principali rimangono esterni, sia geopolitici (come dimostrato dalle tensioni fra Stati Uniti e il Paese del mese scorso) che legati alle condizioni finanziarie internazionali, ma il quadro generale è probabilmente più stabile rispetto a inizio anno.
Sud Africa
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