L’insostenibile leggerezza degli articoli di borsa e sondaggi

Il buon vino matura bene nelle buone botti. Poi c’è il lambrusco, vino sincero e spumeggiante che occorre bere in annata, tendendo lui a perdere nella conservazione le sue campestri qualità. Il mondo della comunicazione finanziaria o degli articoli che parlano di finanza e di borse valori e di sondaggi e interviste, si lasciano bere al momento. Sono accattivanti e leggeri. E non vi è ancora cultura nazionale per andarli a rileggere a distanza di tempo. Rari o rarissimi sono articoli che offrono una sincera e disincantata ed ancora valida visione degli accadimenti ai lettori a distanza di tempo, vi sono invece una marea di articoli e commenti che cercano di inferire sul futuro, indagandolo con varie metodiche. Tra le più usate dai giornalisti sono le interviste a supposti guru o professori o pensatori blasonati ed i sondaggi. Prendiamo ad esempio un sondaggio commentato dal sole 24 ore con un pezzo pubblicato il 4 marzo 2011 e presentato in titolo con queste parole: “Nei prossimi mesi la Borsa continuerà a puntare al rialzo: entro l’anno Ftse Mib oltre i 25mila punti”. Per intero leggibile all’indirizzo: http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2011-03-04/prossimi-mesi-borsa-continuera-144200.shtml?uuid=AaMjJQDD Dovrebbero colpire sia il linguaggio (che non vogliamo commentare dato che si commenta quasi da solo) che il contenuto. Osserviamo in particolare che l’articolo attribuisce al sondaggio la qualifica di “ricerca”. Una attribuzione per certi versi temeraria. Ebbene, Radiocor in collaborazione con Assiom Forex a inizio marzo scorso, in occasione del convegno AIAF – Assiom – Forex tenutosi a Verona, realizza un sondaggio con una griglia di domande a risposta chiusa. Le domande e risposte citate sono: La Borsa italiana dall’inizio dell’anno ha guadagnato il 13%, conquistando la soglia dei 23 mila punti con l’indice Ftse Mib. Il trend è destinato a continuare?a) Sì, fino a superare quota 25 mila punti entro l’annob) No, l’indice si manterrà stabilec) No, è possibile una correzione di almeno il 10%Il 2011 sarà l’anno dei bond. Chi dominerà la scena?a) I titoli governativib) I bond delle banche e delle societa’All’orizzonte si delinea il rialzo dei tassi d’interesse nell’Eurozona. Quando avverrà la stretta della Banca Centrale Europea?a) In settembreb) A fine annoc) Nel primo trimestre 2012A prima vista si tratta di un incrocio di domande e risposte chiuse di diversa consistenza tecnica e mediatica, ma tra esse domina certamente, per importanza ed utilità ed interesse giornalistico, la domanda che riguarda lo scenario borsistico se rialzista, stabile o ribassista. Ebbene, i soggetti professionisti coinvolti nel sondaggio sono circa 300 e dunque statisticamente rilevanti. E, pare ovvio sottolinearlo, il titolo dell’articolo del sole24ore prende lo spunto proprio dalla risposta alla prima domanda sul futuro andamento dei mercati, con il perentorio: ““Nei prossimi mesi la Borsa continuerà a puntare al rialzo: entro l’anno Ftse Mib oltre i 25mila punti”. Questo titolo si radica quantitativamente nelle 121 risposte a) – Sì, fino a superare quota 25 mila punti entro l’anno, nelle 101 risposte b) – No, l’indice si manterrà stabile e nelle 78 risposte c) – No, è possibile una correzione di almeno il 10%. Gli “ottimisti”, che sono 121, se confrontati ad uno ad uno, sbaragliano prima i “cauti” e poi i “pessimisti”, ma non la somma dei cauti e pessimisti insieme. Eppure il titolo non offre dubbi: “Nei prossimi mesi la Borsa continuerà a puntare al rialzo: entro l’anno Ftse Mib oltre i 25mila punti”. Letto oggi, questo titolo sembra beffardo rispetto la condizione attuale dei mercati e però fare dietrologia facile potrebbe apparire quasi sleale. Ma l’intento è diverso. Vogliamo porre la questione rilevante tecnico-mediatica del merito di affidabilità teorica di questi sondaggi e dunque porre il problema del ragionevole sospetto che per come sono intelaiati e per come sono state incrociate domande e risposte preconfezionate, il risultato statistico ha probabilità di essere di nullo valore. Si aggiunga il fatto, certamente rilevante -. che essendo resi anonimi i partecipanti essi si sentono irresponsabili dei propri giudizi espressi nel questionario, aggiungendo sospetti sulla qualità del risultato.E poi non viene neppure adottata dai promotori la precauzione di un sondaggio parallelo di conferma statistica; cosa probabilmente onerosa o comunque di difficile realizzazione ma comunque quasi necessaria in tal frangente. Questo ed altri casi gemelli dovrebbero far riflettere tutti che la tecnica dei questionari anonimi di scenario, non sarebbe affatto sufficientemente affidabile e tantomeno sarebbe utile, se tale utilità non fosse alternativamente spiegabile dalle contingenti necessità riempitive di messaggi mass-mediatici. La qual cosa può anche avere l’effetto dequalificante la reputazione dei professionisti resi da tali sondaggi quasi delle masse anonime, e purtroppo senza poter usare le accortezze ed i distinguo e le prudenze del caso. Si potrebbe anche verificare in futuro un nuovo sport nazionale delle dietrologie letterarie in articolistica di borsa, andando sistematicamente a leggere quanto scritto nel passato e trarne da tale materiale statistiche di affidabilità, e ciò senza i distinguo del caso può risultare assai rischioso per i professionisti della materia, anonimizzati a campioni suppostamente significativi. Concludendo sarebbe probabilmente utile lasciar perdere questi questionari, che più che vinelli di annata, o di buoni vini da conservare e stappare anni dopo con la soddisfazione del loro bel carattere, aroma, colore e sapore, appaiono piuttosto vini adulterati, indigeribili poi alla distanza per chi abbia ingenuamente operato nell’inseguimento di queste statistiche di aspettative, poi risultate del tutto illusorie.

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