L’euro cade se la Grecia torna sotto i riflettori

euroPer l’euro si è conclusa una settimana sulle montagne russe a causa dei timori per la Grecia, e per le novità sul debito della Spagna visto che gli iberici non riusciranno a rispettare l’obiettivo di disavanzo concordato per il 2012. Tre ore dopo aver firmato insieme ad altri 24 leader il “fiscal compact”, il patto sul rigore con tutti gli impegni che ne conseguono, il premier spagnolo Mariano Rajoy fa sapere che non potrà rispettare il primo di quegli impegni, il più importante: l’obiettivo del deficit pubblico per il 2012,già concordato con Bruxelles al 4,4% del prodotto interno lordo, viene improvvisamente rivisto al rialzo fino a quota 5,8%. Venerdì, l’euro era sceso per il terzo giorno consecutivo. La settimana era iniziata con una flessione dovuta alle sorprese negative data dalla caduta delle vendite al dettaglio tedesche, per poi continuare a causa del secondo LTRO della BCE che ha offerto 530 miliardi di euro a 800 banche europee al tasso dell’1% per tre anni. Di contrasto, il Presidente della FED USA Ben Bernanke, non ha dato informazioni sul terzo QE USA (Quantitative Easing – gli USA che stampano moneta) che, se attuato, porterà ad un deprezzamento del dollaro sulle altre valute, euro compreso.

Quanto non detto alla riunione del FOMC, assieme all’incertezza per la situazione greca, potrebbe accentuare la pressione della moneta europea, almeno fino al 9 Marzo, quando si avranno notizie certe sullo swap dei bond greci del settore privato. La Grecia sta aspettando le elezioni politiche, ma si teme il risultato del voto popolare; l’unica certezza è che la Bce ha scelto di rafforzare le banche (che detengono i bond greci), con ben 1.000 miliardi di euro, complessivi.

La settimana scorsa, gli speculatori valutari, avevano ridotto gli acquisti di dollari per spostarsi sullo Yen giapponese, come ci hanno confermato i dati della Commodity Futures Trading Commission. Il Dollaro è salito a 81,78 yen, il livello più alto degli ultimi 9 mesi; ricordiamo che la BOY (Banca del Giappone) aveva annunciato l’allentamento a sorpresa della politica monetaria giapponese, il mese scorso. L’Euro è sceso ad un minimo di 1,3185 dollari, nella sua peggior settimana da Dicembre, perdendo circa il 2%. Per l’analisi tecnica, la rottura di 1,3284 potrebbe portare l’EurUsd fino a 1,3028. Giovedì si terrà anche la consueta riunione BCE, ma dovrebbero lasciare i tassi invariati.

La manovra della Bce ha aggiunto un 30% alla liquidità presente sul mercato e, al momento, Draghi è riuscito a correggere il corso della crisi originata dalla mancanza di fiducia sul debito dei paesi sovrani.

Tuttavia, lo Spiegel scrive di un terzo pacchetto di aiuti da 50 miliardi di euro alla Grecia.

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