Un po’ di giorni fa Geithner, Ministro del Tesoro americano, incontrando Monti, disse che era molto favorevolmente colpito dalla manovra di risanamento messa in piedi dal Professore e che si dovevano concordare delle strategie per colpire la speculazione finanziaria. Ho pensato di aver capito male, stavo cucinando, e mi pareva impossibile che quel signore che conosce bene gli speculatori, se non altro per essere stato a capo di Citybank, ci dicesse in faccia come siamo fessi. Sia chiaro, una cosa va riconosciuta agli americani : la paranoia da aggressione. Vi ricordate del primo attacco alle torri gemelle ? Reazione immediata : bombardamenti in Africa e addio sfera di influenza americana in quel continente (regalato ai cinesi, miniere comprese). Nessuno si può scordare l’11 settembre. Anche quella volta, pur di reagire, si inventarono nemici e armi di distruzione di massa. Il risultato è stato qualche migliaio di morti tra i soldati mandai in Afghanistan e Iraq, nessuna pacificazione, anzi abbiamo consegnato all’integralismo islamico un assegno in bianco. La speculazione finanziaria è nata in America con Soros, si è sviluppata con Enron e ha toccato vette di creatività quasi artistica quando i fisici, i matematici e gli informatici si sono messi a giocare non con gli elettroni, ma con i dollari. Tanti, troppi dollari, che nascono oscuri (tasse non pagate, mafie, malavita, tangenti, ecc…), ma in paesi sperduti (vedi alla voce black list), viaggiano velocissimi, triangolando tra paesi sempre meno neri e sempre più grigi, alla fine quasi bianchi. Tutto questo porta a vere tempeste (valutarie, economiche, finanziarie), che evolvono e distruggono tutto quello che incontrano. Ho aspettato alcuni giorni, per verificare le parole di Geithner, e la tempesta è arrivata, ma a quanto pare gli americani (presidente e congresso) non vedono chi l’ha generata. Peccato. Si sarebbe potuto mettere la mordacchia ad un mucchio di delinquenti in guanti bianchi, che fanno più danno dei serial killer per accumulare cartaccia, perché alla fine quello saranno i loro e i nostri soldi. Cartaccia. E dovremo ripartire dal baratto. Come sessantacinque anni fa, alla fine della seconda guerra mondiale. Forse con qualche piccola differenza: allora si fece una piccola farsa (processo di Norimberga) per salvare la classe sociale che aveva sostenuto e applaudito quei mostri. Domani forse sarà come nel 1792 a Parigi, dove per accontentare chi pativa tutti i giorni, si facevano fare gli straordinari alla ghigliottina.
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