La strategia di Anima

61600 Il 2016 si è aperto con un forte aumento dell’avversione al rischio, che ha spinto a un deciso ribasso delle asset class rischiose, mercati azionari in testa. Alla luce di queste turbolenze e dell’elevata incertezza sulle prospettive di breve termine, ecco il parere del team gestionale di Anima .

1) Azioni. L’Europa è l’area preferita ma serve prudenza. I mercati azionari europei dovrebbero restare molto volatili nel breve termine per varie ragioni (incertezza generata dal processo di rialzo dei tassi d’interesse da parte della Fed, andamento dell’economia globale ed in particolare dei Paesi emergenti) ma al contempo ci potrebbe essere lo spazio per rimbalzi tecnici, considerata la violenza dell’attuale correzione.

2) Settori. All’interno dei portafogli dei fondi azionari europei la visione è positiva sul comparto farmaceutico, vista la sostenibilità della crescita delle vendite derivante dal lancio dei nuovi prodotti, la solidità dei bilanci e l’alta generazione dei flussi di cassa, che favoriscono la remunerazione per gli azionisti. Idea positiva anche per quanto riguarda il comparto tecnologico, alla luce del miglioramento dei trend operativi di profittabilità aziendale e del consolidamento previsto nel settore attraverso l’opportunità di fusioni e acquisizioni, e dei beni di prima necessità. Opinione invece negativa sul settore dei titoli finanziari, così come sugli industriali e le materie prime.

3) Mercati obbligazionari. Giudizio neutrale sui titoli di Stato dei Paesi coreIn ambito obbligazionario, pur avendo rivisto dopo mesi lo spread Btp-Bund intorno a quota 150 punti base, abbiamo assistito a performance positive nel mondo dei titoli di Stato, che hanno così fornito una sorta di cuscinetto di fronte ai significativi ribassi subiti dalle Borse. E’ stato cambiato il giudizio di breve termine sulle obbligazioni dell’area euro, da positivo a neutrale. In particolare, per quanto riguarda la Periferia, è stato mantenuto un modesto sovrappeso sia sui titoli governativi italiani (con preferenza per la curva 5-7 anni e in misura minore per i titoli inflation linked) sia su Portogallo e Irlanda (moderata preferenza per la parte 5-10 anni). Posizione di neutralità sulle obbligazioni governative core, con preferenza per Germania, Olanda e Francia.

 

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