Alla fine dell’ottocento, alcuni capitalisti, visto che avevano saputo tirare su le aziende molto bene, ma i figli molto male, per non buttare il lavoro di una vita, s’inventarono la finanza. Col tempo si accorsero che era molto comodo: si faceva una bella vita, ci si vedeva non nelle aziende ma nei circoli e si facevano molti più soldi.
Eravamo agli inizi e la finanza era come una ragazza sventata, che pareva producesse più felicità che danni. Poi si arrivò al ’29 e i danni furono incalcolabili, ma la finanza era cresciuta e non volendo pagare per tutto quello che aveva causato, decise di accasarsi bene con i politici e fece subito tante belle figlie, le lobby. Non pagò niente, nessuno la mise in croce o la bruciò come le streghe. Più cresceva e si affinava e più danni faceva.
Perché se è vero che la finanza può fare male all’economia (industria o agricoltura) è vero che l’economia può solo ingrassare la finanza. Parliamo ora un po’ delle figlie. Vi pare normale che un presidente sia dichiaratamente eletto con i soldi dei produttori di armi, di tabacco, dai petrolieri o dalle grandi banche? Perché questi signori dovrebbero metterci tanti soldini? La risposta è chiara. Ma allora la cosiddetta democrazia resta molto cosiddetta! Nel mondo dell’immagine e della comunicazione di massa i politici si fanno come i detersivi. Ci sono le grandi società d’immagine che curano le elezioni dei rappresentanti americani come di quelli europei, ma che ne sanno loro di programmi e di politica? Circa niente, ma sanno benissimo come vendere e convincere della bontà di un prodotto o dell’immagine di una persona. Molti sostengono: è meglio sapere chi c’è dietro ad un politico, piuttosto che loschi giri di soldi. Non ci credo. Questo è stato il modo per alzare i costi elettorali a livelli tali per cui solo le lobby possono far eleggere qualcuno. Se non vi torna, guardate Obama: era l’immagine giusta da vendere e l’hanno fatto eleggere; quando, credendo di essere più furbo di loro, ha tentato di fare qualcosa (garantire che anche gli americani poveri avessero l’assistenza sanitaria – per noi europei roba da inizio novecento), le stesse lobby l’hanno distrutto. E poi agli stessi che lamentano la mancanza di lobby in Italia chiedo: scusate, gli ordini professionali cosa sono? Addirittura una specializzazione della lobby, perché negli altri paesi rappresentano entità produttive o comunque legate ai soldi, da noi solo entità che ricevono soldi (servizi). Se la nostra sanità, il nostro sistema giudiziario, il diritto d’impresa sono fatti in un certo modo è solo perché ci sono gli ordini dei medici, degli avvocati, degli ingegneri, ecc…
Ora molte economie emergenti ed i paesi più responsabili d’Europa cominciano ad interrogarsi sull’utilità delle lobby. L’economia ha bisogno di tempi ed investimenti certi e non di uragani indotti. Poi se la gente vuole giocare, c’è già lo Stato con tutte le sue riffe legalizzate (a proposito, la palma dell’ipocrisia a chi ha inventato “giocate il giusto”), o i casinò. Proprio come prima, quando le fortune si costruivano in decenni di lavoro e poi qualche rampollo gaudente le distruggeva in qualche mese di totale follia.
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