PIRELLI 13.9 x 3.1%
Pirelli presenta un rapporto rischio/rendimento ancora interessante nel contesto attuale di Borsa, se si considerano i seguenti aspetti:
− il mercato di sostituzione dei pneumatici (75% ricavi) sta dando segnali di miglioramento;
− il piano di crescita 2013-2017 recentemente presentato sembra credibile in termini di
crescita organica dei ricavi/redditività, grazie alla focalizzazione sul segmento premium;
− nei prossimi anni la generazione di cassa dovrebbe essere particolarmente sostenuta,
supportata anche da dismissioni (partecipazioni finanziarie; partner per lo steel-cord);
− Il riassetto dell’azionariato di controllo del gruppo, con l’ingresso nel capitale del fondo di private equity Clessidra è positivo, creando un appeal speculativo di medio-lungo periodo.
Fermo restando la visione positiva aspetteremo una fase di consolidamento per incrementare le posizioni.
ENI 13.1 x 6.1%
Agli attuali prezzi Eni quota su multipli interessanti e con un dividend yield sostenibile del 6% circa: numeri decisamente inferiori alla media storica, per una società poco esposta all’Italia. A livello di momentum Eni si trova in una fase decisamente positiva, con diversi potenziali catalyst e un ottimo track record di esplorazione. Risultati 3Q migliori delle attese (+12% vs consensus a livello operativo), con un utile operativo adjusted di 3,44 mld (-21%) e utile netto di 1,17 mld (+18%). Produzione di idrocarburi stabile rispetto al 2Q a 1,65 mln di barili al giorno; buoni risultati, con perdite minori delle attese, sia per la raffinazione che per il Gas&Power. Debito netto in calo di 1,3 mld a 15,1 mld. Si sono susseguite le indiscrezioni e le dichiarazioni sulla possibile cessione dal parte dell’azionista pubblico del 4,3% di Eni in mano al Tesoro; al momento, comunque, sembra essere una soluzione quantomeno non vicina.
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