Il punto sull’oro

o.291976.572822   La scorsa settimana ha visto l’acuirsi di gravi crisi finanziarie (le crisi del debito in Grecia e a Portorico e lo scoppio della bolla azionaria cinese) ma le quotazioni dell’oro sono rimaste in un primo momento stabili, poi in calo.
Alcuni amici mi hanno scritto sorpresi a causa della mancata valorizzazione dell’oro come asset rifugio durante l’inizio di questa nuova, probabile, crisi finanziaria.
Vi dico allora che non c’è nulla di nuovo.
Se approfondiamo lo studio delle crisi finanziarie, ci accorgiamo infatti che al loro avvio le quotazioni dell’oro tendono sempre a deprimersi.
Le motivazioni sono principalmente due:

  • In primo luogo, quando si instaura una situazione di panico finanziario, gli speculatori e le mani deboli sono costretti a svendere oro fisico per incassare contanti (è il mercato con maggior liquidità al mondo) al fine di soddisfare le richieste di ricostituzione dei margini di origine e mantenimento (margin call) imposte dai brokers quando le classi di attività dei loro clienti si deprimono avvicinandoli al rischio insolvenza.
  • In secondo luogo, quando scoppia una bolla speculativa oppure quando il debito di una nazione o di un sistema economico diviene insostenibile, si crea una prima ondata (quella attuale) di “demonetizzazione” del mercato. Si tratta del cosiddetto fenomeno della “rarefazione monetaria”, causato dalla contrazione dell’erogazione del credito.


Il sistema economico e finanziario tende quindi a proiettarsi verso uno “shock deflazionistico” o meglio, disinflazionistico – si tratta di sgonfiare l’inflazione più che entrare in deflazione.
Solo in un secondo momento le Banche Centrali si trovano obbligate a promuovere manovre espansive e a stimolare le banche commerciali all’ulteriore concessione di credito ai sistemi economici indebitati o a fare fronte all’esplosione incontrollata di bolle speculative finanziarie che rischiano di deprimere l’economia reale.
La grave situazione finanziaria e sociale in Grecia e Portorico e lo scoppio della bolla azionaria in Cina costituiscono senza dubbio un primo momento d’implosione della bolla globale del debito.

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VIX


L’indice VIX che vediamo qui sopra misura la volatilità dei mercati – è un barometro della “paura finanziaria”: l’impennata del VIX è un campanello d’allarme che fa presagire ulteriori forti scossoni sui mercati nei mesi a venire.


Passiamo ora all’analisi dell’andamento dell’oro a lungo termine.

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GOLDJULY


Negli ultimi due anni, le quotazioni dell’oro continuano a mantenersi nel canale compreso tra i $1.350,00 e i $1.100,00; con il supporto posto a $1.150,00 che continua a essere di sostegno alla caduta del metallo giallo in area $1.130,00 – $1.100,00.
Ritengo che il metallo giallo protrarrà la sua debolezza sino all’ultima decade di luglio per poi ripartire verso un rialzo moderato in agosto.
I volumi, infatti, non hanno ancora raggiunto un’intensità tale da farci prospettare un rialzo immediato dell’oro (come potete osservare nel grafico hanno raggiunto a stento i 250K; la tendenza al rialzo si ha solo dopo una violazione dei 320K).
Se esaminiamo la situazione grafica delle quotazioni dell’oro espresse in euro vediamo invece una figura grafica d’inversione rialzista, un “testa e spalle rovesciato” che potrebbe fare presagire un breakout al rialzo (uptrend) per l’oro in euro oppure una svalutazione dell’euro nei confronti del dollaro.

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GOLDEURO

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