I dati in crescita sui consumi USA faranno da traino per l’economia americana, dando una spinta anche alla crescita dell’Eurozona e del Giappone nel secondo semestre del 2015.
Questo scenario gioca a favore del mercato azionario, supportato anche da una politica monetaria espansiva in Europa e Giappone e dal tramonto del fiscal drag in USA. Il quadro è completo se si tiene conto che le valutazioni delle azioni rispetto ai bond sono molto più attraenti. Per tutte queste ragioni, i gestori tendono a sovrappesare il mercato azionario. Oltre a valutazioni favorevoli nel confronto relativo con le obbligazioni, le azioni offrono un rendimento sul dividendo molto interessante, in particolare per Giappone ed Eurozona. A spingere le azioni quotate alla Borsa di Tokyo c’è una combinazione di fattori macroeconomici positivi, il calo dello yen che favorisce l’export e una politica monetaria accomodante. Le valutazioni eccessivamente care dei titoli americani
hanno portato ad abbassare la posizione su Wall Street da neutrale a un leggero sottopeso. Al contrario è migliorato il giudizio da sottopeso a neutrale sui mercati emergenti perché in questi paesi le azioni sono a sconto rispetto a quelli sviluppati. Sottopeso confermato su area Pacifico ex Giappone. Fra i fattori critici da monitorare permane il rischio Grecia, che crea una forte incertezza dovuta alle posizioni ancora distanti tra il Governo del Paese e le Autorità europee. Hanno un peso rilevante anche il rallentamento dell’economia cinese, il rialzo dei tassi della FED molto ravvicinato, con ogni probabilità a settembre e l’acuirsi dei rischi geopolitici con la ripresa delle tensioni tra America e Russia.
USA
IL MERCATO
L’economia americana è ben sostenuta dalla ripresa del mercato del lavoro, del mercato immobiliare e dei consumi, che sono ripartiti in maniera consistente a maggio 2015 – con il mercato dell’auto che ha ottenuto il record di vendite dal 2005 a 17,7 milioni di vetture – e che sono previsti in crescita decisa nel secondo semestre del 2015. L’attesa è, però, per una stretta della politica monetaria da parte della FED, stretta che dovrebbe arrivare nei prossimi mesi, forse già a settembre, ma il condizionale è d’obbligo.
STRATEGIA
La crescita del Prodotto Interno Lordo americano nei prossimi mesi si consoliderà e si stima attestarsi al 2,5% nel 2015, guidata dai consumi e dalla ripresa dell’occupazione. Tuttavia, la visione sul mercato americano è passata da neutrale a un leggero sottopeso a causa del rialzo delle azioni le cui valutazioni sono superiori alla media storica. Alla luce di queste dinamiche, tra i settori preferiti abbiamo i beni di consumo, i tecnologici e i finanziari, mentre è da sottopesare il comparto dell’energia e delle utilities in generale.
COSA TENERE SOTTO CONTROLLO
Come previsto nei mesi scorsi, il pericolo maggiore è rappresentato ancora una volta dalle ricadute che le tensioni nell’Eurozona, dovute alla crisi greca, possono avere sull’economia americana. Fattori critici sono anche la forte contrazione dell’economia cinese e un rialzo troppo ravvicinato e repentino dei tassi di interesse da parte della FED.
Europa
IL MERCATO
Dopo il risultato incoraggiante del Prodotto Interno Lordo europeo relativo al primo trimestre (+0,4%), la dinamica nel Vecchio Continente resta positiva. La domanda domestica e in particolare i consumi privati si confermano i principali driver della ripresa, supportata da prezzi e tassi di interesse bassi, un’inflazione debole e un lieve incremento del mercato del lavoro, pur permanendo aree di criticità.
STRATEGIA
Confermato il sovrappeso sull‘azionario dell’Eurozona, dovuto sia al momento positivo che quest’area sta vivendo a livello macroeconomico sia ad una favorevole revisione degli utili. In particolare, le valutazioni delle azioni quotate sulle Borse europee sono molto attraenti rispetto alle obbligazioni e hanno un dividend yield, ovvero il rapporto tra ultimo dividendo e prezzo, molto remunerativo, intorno al 3,7%. I titoli finanziari, healthcare e ciclici sono da preferire.
COSA TENERE SOTTO CONTROLLO
Oltre al rischio Grecia, i maggiori elementi da monitorare sono le tensioni geopolitiche in aree vicine e quelli legati a un eventuale forte rallentamento dell’economia cinese, con cui l’Europa ha stretti rapporti commerciali. Anche un rialzo troppo ravvicinato e veloce dei tassi da parte della FED potrebbe avere un peso rilevante sulle dinamiche dell’Eurozona.
Giappone
IL MERCATO
Il Giappone si trova a beneficiare di una combinazione favorevole di fattori positivi. A livello macroeconomico, si è assistito ad una crescita annualizzata pari al 3,9% e ad una forte ripresa degli investimenti. Il momento è positivo anche per altri fattori quali la debolezza dello yen, la politica monetaria della banca centrale, che continua a essere accomodante, e il forte flusso di liquidità sul mercato da parte di grandi gestori di patrimoni e fondi pensione.
STRATEGIA
Confermato il sovrappeso sull’azionario giapponese, soprattutto perché l’ulteriore debolezza dello yen favorisce gli utili delle aziende esportatrici. Le imprese, inoltre, dovrebbero beneficiare delle riforme strutturali in tema di corporate governance. Inoltre, le valutazioni dei titoli sono convenienti rispetto alla loro media storica.
COSA TENERE SOTTO CONTROLLO
Il successo dell’Abenomics, il piano di riforme varato dal governo giapponese, è tutto da verificare. Sulla riorganizzazione strutturale dell’economia del Paese potrebbero ancora pesare gli effetti negativi di una significativa contrazione dell’economia cinese e di un eventuale apprezzamento dello yen.
Pacifico ex Giappone
IL MERCATO
Nel terzo trimestre 2015 i mercati azionari di quest’area saranno influenzati negativamente dalle cattive notizie di un indebolimento dell’economia cinese. In particolare l’Australia dovrebbe risentirne maggiormente. La Reserve Bank of Australia ha di recente tagliato i tassi e sembra non ci sia alcuna volontà di procedere con una nuova manovra
STRATEGIA
Mantenere il sottopeso su quest’area dove l’Australia ha un ruolo dominante e può risentire in maniera pesante dell’atteso rallentamento dell’economia cinese. In questo momento pensiamo siano da privilegiare le azioni delle società che hanno un elevato dividendo.
COSA TENERE SOTTO CONTROLLO
Visti i forti legami commerciali con Pechino, il rischio principale da monitorare riguarda un brusco rallentamento della crescita in Cina, così come delle principali escono.
Devi accedere per postare un commento.