Goldman Sachs, il petrolio si apprezzerà ancora – Roberta Castellarin

 Goldman Sachs dedica un corposo studio alle commodities in cui spiega perché il rally è destinato a continuare. Il titolo della ricerca “Commodities al calcio di inizio di una fase toro” è indicativo su come gli esperti dell’investment bank abbiano una visione positiva sul settore delle materie prime, petrolio compreso. “Le materie prime sono l’asset class migliore da inizio anno e il momento strategico per puntare su questo attivo è stato in poche occasioni così forte. La robusta crescita da fine ciclo influisce sulla catena della domanda e offerta, rendendo più vantaggioso detenere questi attivi”, scrivono gli esperti. A favorire questa asset class contribuiscono sia l’inflazione in rialzo che fa salire i tassi e che fa emergere l’effetto di decorrelazione che questi attivi hanno per il portafoglio, sia la tensione geopolitica e quella legata alle politiche commerciali.

Goldman Sachs ricorda che gli investitori sembrano scettici sull’investimento in commodities nonostante il rialzo del Brent e il fatto che le grandi major stiano pagando un dividendo in media del 4%. Queste preoccupazioni derivano dal fatto che si viene da dieci anni di sottoperformance con il business di estrazione e perforazione che bruciava 23 centisimi ogni dollaro investito. La paura è quella di comprare a prezzi già saliti sulla scia di un rally artificiale. Ma secondo Goldman sachs non è così.

“L’economia globale stava operado a un ritmo inferiore alle sue capacità durante il periodo della recessione e del primo recupero e finché il ritmo è questo le materie prime sono destinate a sottoperformare. Ma ora l’economia globale opera a piena capacità se non sopra”, avvertono gli esperti. Glodman Sachs ricorda che le scorte sono basse e la domanda eccede le potenzialità dell’offerta. Non solo. Secondo gli esperti dopo una fase di progetti a breve termine dedicati soprattutto allo shale gas e alla tecnologia, ora si aprirà una fase di investimenti a lungo termine. E per chi teme un rallentamento della crescita economica Goldman Sachs ricorda che le materie prime dipendono non tanto dalla crescita economica, ma dai livelli di attività. Anche se la crescita rallentasse finchè la domanda è superiore all’offerta le commodities possono generare ritorni positivi.

Per quanto riguarda il prezzo del petrolio gli esperti di Goldman Sachs si aspettano il Brent a 82,5 dollari al barile nell’estate. Oggi nei mercati si sta registrando un’impennata dei prezzi del petrolio. Il Wti è salito ai massimi da novembre 2014 attestandosi a 70,47 dollari (+0,81 cent) e il Brent a 75,67 dollari al barile (+0,79 cent). Dal punto di vista dei titoli petroliferti sempre Goldman Sachs in uno studio sui Top project 2018 dell’industria ha individuato tra i vincitori anche Eni .

“Dalla nostra analisi su 445 grandi progetti nell’industria petrolifera gobale abbiamo identificato nove vincitori”, si legge nel report. I nomi sono: Total , Eni , BP, Chevron, Anadarko, Petrobras, Hess, Range e Galp. Secondo Goldman Sachs queste società hanno un portafoglio di progetti diversificato (almeno due progetti di crescita) che si presentano sopra la media per tre aspetti: fattibilità e profittabilità, generazione di cash flow e potenzialità di crscita della produzione.

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