Generali, per Kepler vale 16 euro – Paola Valentini

Logo_Generali_group Kepler ha avviato la copertura sul titolo Generali con un rating buy e target price di 16 euro, pari a un potenziale di rialzo del 29% rispetto al prezzo attuale di 12,51 euro (-0,3% alle ore 11:10). Il report da titolo emblematico (La fine di una lunga attesa) inserisce l’azione del gruppo triestino tra le preferite nel settore assicurativo insieme a Helvetia (target di 640 franchi svizzeri e buy).

Generali  offre agli investitori una storia di ristrutturazione che è quasi completata, ma non ha ancora dispiegato i suoi effetti nel prezzo dell’azione”, spiega Kepler, “la recente volatilità e incertezza sul management hanno aperto una grande opportunità in un titolo già a buon mercato”. Gli analisti calcolano che l’azione sia il 20% meno cara rispetto ai suoi concorrenti sulla base del rendimento da cash flow.

Il broker sottolinea poi che l’arrivo di Philippe Donnet alla guida del gruppo, al posto di Mario Greco passato a Zurich, non cambierà il sentiero di rilancio intrapreso da Generali  tre anni dallo stesso Greco. “Donnet, che ha guidato finora il processo di ristrutturazione in Italia, ha fatto chiarezza sul fatto che seguirà le azioni di riorganizzazione intraprese da Greco”, aggiunge Kepler.

Per quanto riguarda gli indicatori di bilancio, “l’economic solvency ratio di Generali  è ora in linea con quello dei suoi competitor”, afferma ancora Kepler, “inoltre il gruppo è ben messo sul fronte del digitale”.

Kepler calcola che circa il 10% delle riserve di Generali  sia relativo a prodotti vita con una garanzia a scadenza, mentre una metà di queste sia relativa a polizze che non presentano una garanzia di rendimento annua. “Il gruppo  ha fatto significativo passi avanti nel modificare il suo portafoglio verso polizze vita che assorbono meno capitale”, spiega Kepler.

Inoltre il gruppo “beneficia di una minore esposizione rispetto alle altre compagnie al mercato della rc auto, che ha visto un andamento poco brillante nell’ultimo periodo, dato che solo il 40% dei suoi premi arriva da questo comparto, a fronte di un dato medio del settore del 50%”.

Infine un accenno al dividendo: “il dividendo 2015 di 0,72 euro, è stato in linea con le attese e Generali  ha confermato il suo obiettivo di distribuire 5 miliardi di dividendi tra il 2015 e il 2018. I 5 miliardi indicati rappresentano un importo medio unitario di 0,8 euro per azione nel triennio, quindi in aumento. Crediamo comunque che questo livello possa essere superato: vediamo veramente poche ragioni per credere che Generali  possa tenere il suo capitale: la questione è piuttosto quanto cash può ottenere dalle sue attività”, conclude Kepler.

Ai prezzi attuali il dividendo annunciato di 0,72 euro a valere sul bilancio 2015 dà un dividend yield del 5,8%. mentre lo 0,8 atteso è pari a un rendimento del 6,5% ovviamente in base alla quotazione di oggi.

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