Avvio di inizio anno negativo per le borse europee, a causa della tempesta conseguente al crollo del greggio. Gli investitori che hanno una visione di medio termine possono però approfittare delle basse quotazioni per fare acquisti selettivi. Ecco quelli consigliati da Niall Gallagher, direttore investimenti della società Gam.
1) Kingspan. E’ uno dei leader mondiali nell’isolamento tramite pannelli rigidi e pannelli coibentati utilizzati nelle costruzioni residenziali e commerciali. La domanda di prodotti Kingspan è stata duramente colpita durante la recessione del mercato delle costruzioni in seguito alla crisi finanziariadel 2007-2009, con un calo dei ricavi pari a un terzo che li ha portati dal picco al minimo. Tuttavia è un gruppo molto ben gestito che è andato in flessione con bassi livelli di debito ed è riuscito a produrre utili e generare di flussi di cassa per tutto il periodo senza ricorrere ad aumenti di capitale. Kingspan continuerà inoltre a beneficiare della fasi di ripresa ciclica alle quali si assiste in molti dei suoi mercati principali. L’azienda ha anche un eccellente potenziale di crescita strutturale, data la necessità di aumentare l’isolamento negli edifici commerciali e residenziali e ridurre le emissioni termiche e quindi il consumo di carbone.
2) Zalando. E’ un vincitore strutturale in un contesto retail maturo. Essenziale per conquistare la leadership è prima di tutto un atteggiamento di priorità verso la tecnologia, così come fa Amazon (Zalando impiega mille ingegneri rispetto ai 70 del concorrente Asos) e, in secondo luogo, la rapidità per il raggiungimento di economie di scala attraverso la concentrazione sul mercato (vendita focalizzata in 15 mercati per un vasto campione demografico, rispetto ai soli ventenni di 150 mercati di Asos). In terzo luogo la volontà di lasciare che siano i marchi a prendere il centro della scena in termini di merchandising della loro offerta, soluzione win-win per i brand, clienti e piattaforma.
3) Wirecard. Il gruppo è specializzato nelle carte di credito, anche prepagate, e opera nell’Europa continentale e nel sud-est asiatico. Si trova al crocevia di una serie di trend di crescita secolari correlati, tra cui il passaggio dai pagamenti fisici a quelli elettronici e la spostamento dei canali di vendita da quelli tradizionali all’online. Wirecard è pensata esplicitamente in funzione dell’aumento della numero delle transazioni elettroniche nonché della crescita del valore medio per transazione. È importante sottolineare che questa rivoluzione nei pagamenti è ancora in una fase iniziale, anche nei cosiddetti mercati “sviluppati”. Sempre più rilevante è la crescita delle operazioni di pagamento nel sud-est asiatico, che rappresenta il 25% del valore delle transazioni che l’azienda ha riunito attraverso le acquisizioni degli ultimi cinque anni. La crescita sottostante delle transazioni nella regione è già vicina al 40%, fatto che la rende l’area a più rapida crescita per i pagamenti elettronici a livello globale. I mercati come l’Indonesia offrono opportunità di crescita a lungo termine estremamente interessanti per i fornitori di servizi di e-commerce come Wirecard.
4) Henkel. Il gruppo è più o meno equamente diviso fra il settore della cura della casa e della persona e quello degli adesivi. Conta inoltre su un brand e posizioni di mercato forti a livello globale (quinta nel segmento dei detersivi, decima nella cura della persona e leader mondiale negli adesivi), che permetteranno una futura crescita organica e un’espansione esterna. Il rendimento complessivo per gli azionisti è stato da primi della classe fin dalla presentazione del business plan quadriennale nel 2008, con la seconda parte della sua trasformazione in corso d’opera. Adesso si sta evolvendo verso un modello di steady compounder dalla precedente strategia puramente di ristrutturazione. Ci sono spazi per un’ulteriore progressione del margine reddituale, nonostante il miglioramento dal 10% al 16% in soli cinque anni, grazie all’ottimizzazione della capacità e alla crescita dei ricavi guidati dall’innovazione che motiva prezzi superiori. L’esposizione al settore degli adesivi è mal prezzata dagli investitori, che hanno una percezione errata della portata della sua ciclicità e ignorano l’effetto di un miglioramento del mix così come quello di un ulteriore consolidamento in un settore molto frammentato.
5) Kpn. Controlla la rete nazionale di telecomunicazioni fisse e mobili nei Paesi Bassi. Ha recentemente ceduto le attività di telefonia mobile in Germania e in Belgio, mentre il business olandese è uno dei meglio posizionati in Europa. Come risultato di ingenti investimenti nella fibra ottica dal 2011, Kpn è competitiva sia sul prezzo sia sulla velocità. Nel 2016-2017 ci sono grandi opportunità per aumentare ulteriormente la penetrazione della Tv e dei servizi mobile multi-sim, oltre a incrementare la migrazione dei clienti esistenti sulla banda larga verso velocità superiori e fasce di prezzo più elevate. Sulla base di ipotesi conservative sui ricavi e sui risultati operativi, con un tasso di crescita medio annuo atteso per il periodo 2015-2020 dell’1-2%, e senza immaginare alcuna ripresa significativa nella divisione B2B (circa il 35% dei ricavi), la crescita del free cash flow dovrebbe essere intorno al 20% nel periodo. Al netto del pagamento dei dividendi delle società partecipate, le azioni dovrebbero continuare a offrire un rendimento del free cash flow del 9% nel 2018 e superiore al 10% nel 2019. Infine la disponibilità del management a redistribuire agli azionisti il 70% dei proventi, derivati dalla vendita parziale nello scorso novembre della partecipazione in O2 Deutschland, sotto forma di dividendo straordinario è una massa nella giusta direzione.
6) Continental. E’ il secondo maggior fornitore mondiale di componenti auto. Le due divisioni di componenti auto e di pneumatici sono complementari, oltre ad offrire il meglio dei due universi. Il business dei componenti auto ha una crescita maggiore ed è anche più ciclico, mentre il settore degli pneumatici è molto più resistente, soprattutto nelle fasi recessive. Il gruppo è più un “sistema di ingegneri” che un produttore di componenti, essendo in Germania la società che occupa il maggior numero di ingegneri dopo Sap . Questo può essere evidenziato dagli investimenti in R&D pari al 9% del fatturato, che dovrebbero sostenere una crescita media annua delle vendite nell’ordine del 6-7% nei prossimi cinque anni. Le vendite di Continental Corporation Rubber Group sono composte per due terzi delle vendite di pneumatici e per un terzo dalla divisione ContiTech. La divisione pneumatici è leader di mercato in Europa (quarta a livello mondiale) con una forte distribuzione e un posizionamento multimarca rispetto l’intero spettro dei prezzi, oltre che prodotti di qualità e tecnologia riconosciuti da numerosi premi di test di pneumatici. ContiTech è leader di mercato nella produzione di tubi automobilistici, nastri trasportatori e altri prodotti in gomma. In fasi recessive le vendite di pneumatici sono abbastanza resistenti grazie alla domanda di sostituzione che rappresenta più del 70% delle vendite, mentre il capitale circolante è in genere inferiore grazie alla riduzione dei prezzi delle materie prime e dei valori di inventario.
7) Faurecia. E’ un fornitore globale di componenti auto che produce principalmente sistemi di sicurezza, sistemi di scarico e sistemi per interni ed esterni. Pur avendo margini inferiori ai competitor, ha un’elevata rotazione degli asset che si traduce in un alto ritorno del capitale investito e in una notevole generazione di free cash flow. E’ stata storicamente percepita come ciclica, a causa dei suoi margini bassi e dei prodotti di base simili, ma questa opinione dovrebbe cambiare. Insieme all’elevato free cash flow e al rimborso anticipato delle obbligazioni convertibili, i proventi dalle cessioni dovrebbero comportare una posizione finanziaria netta priva di debito. Questo dovrebbe consentire alla società di investire fino a 2 miliardi di euro negli altri settori e trasformare l’azienda da produttore di componenti in un “sistema di ingegneri”, come Bosch e Continental. Infine nel lungo termine l’ebit margin rettificato potrebbe aumentare dal 4,8% del 2014 a circa l’8% entro il 2020.
8) Kion. E’ il secondo maggior fornitore di veicoli industriali oltre a offrire servizi a livello globale. I volumi di vendita delle nuove attività sono sostenuti dalla crescita nei mercati emergenti, in particolare la Cina, e dalla ripresa ciclica nei mercati sviluppati, come la Francia, l’Italia e la Spagna, ma beneficiano anche di tendenze strutturali come lo sviluppo del commercio elettronico, della filiera di produzione e della logistica in tutti i mercati. Inoltre la maggior parte dei contratti di finanziamento è legata a servizi più redditizi e clausole post vendita che prevedono che, dopo la scadenza del finanziamento, i veicoli usati vengano inseriti nella flotta disponibile per l’affitto o venduti. Questo modello di business garantisce all’azienda guadagni piuttosto stabili, un elevato rendimento del capitale investito e generazione di free cash flow.
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