La Scogliera fiscale distrae dalle prossime difficili scelte.
Il Congresso e la Casa Bianca continuano a litigare su come evitare il Fiscal Cliff (scogliera fiscale) e non riescono ad affrontare il più grande problema della nazione, e cioè il gap di bilancio.
Invece di prendere l’occasione per innescare una riforma significativa, entrambe le parti cercano un espediente politico per affrontare la scadenza del 31 dicembre.
La frase d’ordine ricorrente, far si che i ricchi pagano “la loro giusta quota”, potrebbe suonare bene ma se guardiamo ai numeri è abbastanza chiaro quanto molti politici siano disinformati sulla questione.
La contabilizzazione delle imposte sul reddito federale e il credito d’imposta ci dice che il più ricco 5 per cento degli americani ha pagato quasi il 30 per cento delle imposte nel 2009. In realtà, i ricchi hanno sempre pagato una larga percentuale della pressione fiscale complessiva.
Ciò che sorprende tuttavia, è che le entrate fiscali totali del governo sono circa le stesse in relazione all’economia globale e a prescindere delle aliquote fiscali. Aumentare le imposte di chi guadagna oltre 250.000 dollari risolverebbe circa il 5 per cento del pasticcio di bilancio a lungo temine che abbiamo di fronte, ma ha consumato il 95 per cento del dibattito. I debiti a lungo termine di Medicare e Social Security, in coppia con le spese per la difesa non sostenibile, sono fuori controllo e invece di trovare un modo per contenere e ridurre i diritti, il Congresso e la Casa Bianca sono coinvolti in un gioco politico di pollo (game of chicken).
La spesa militare è aumentata di oltre il 90 per cento dal 1998, con l’America che ha drasticamente ampliato la difesa di altri paesi. Gli Stati Uniti rappresentano ormai il 48 per cento della spesa militare del mondo e usano le risorse per aiutare dei paesi che non sono in grado di difendersi. Nel corso dei prossimi 10 anni, l’esercito dovrebbe essere in grado di tagliare circa mille miliardi di dollari, in minori spese per difendere questi paesi. Ciò porterebbe ad una minore sicurezza per i contribuenti americani.
Nonostante il costo elevato dei nostri militari, Medicare e Medicaid sono i più grandi drivers del debito a lungo termine in America e la riforma del diritto è la chiave per evitare la scogliera fiscale e il disastro fiscale nel lungo termine. Conservatori e progressisti si stanno unendo per sostenere determinate misure di taglio dei costi, come la gara d’appalto per sostituire alcuni Medicare’s administred prices, un piano originariamente offerto dal repubblicano Paul Ryan e recentemente approvato dal Zeke Emanuel ed altri presso il Center for American Progress.
L’innalzamento dell’età pensionabile è un altro criterio che deve essere accuratamente esaminato e preso in seria considerazione. Cambiare l’età per tutte le prestazioni pensionistiche di sicurezza sociale gradualmente da 65 a 67 su un periodo di 22 anni che ha avuto inizio nel 2000, non risolve il problema. Questo piano riduce solo le passività future e non riesce a influenzare il disavanzo delle partite correnti.
Se vogliamo fare sul serio la riforma dei diritti e preservare alcuni vantaggi per le generazioni future, dobbiamo prendere decisioni difficili oggi. Se siamo in grado di raggiungere i 600-800 miliardi di dollari di risparmio attraverso riforme e tagli senza trucchi di bilancio; si farà un buon primo passo verso la ristrutturazione del sistema verso un modello sostenibile.
Andando sempre più vicino al burrone, sta diventando chiaro che entrambe le parti dovranno fare sacrifici e compromessi per il bene più grande del nostro paese e per l’economia. Alla fine della giornata il deficit è così grande che non ci sono persone, anche abbastanza ricche, da tassare fino a raccogliere quanto serve per pareggiare il bilancio. Invece di discutere un aumento delle tasse per i ricchi, mettiamo da parte la politica e concentriamoci su soluzioni significative come il taglio della spesa e la riforma dei diritti.
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