Nei giorni successivi alla quotazione, il prezzo di Ferrari ha perso molto terreno e ancora oggi è un po’ attardato rispetto al settore automobilistico mondiale.
Con la quotazione dello scorso 4 gennaio a Piazza Affari, Ferrari ha concluso la sua separazione da FCA e per quest’anno non sono attese novità che possano in qualche modo modificare la struttura societaria del Cavallino. Novità ci saranno, invece, sul fronte del debito, visto che nel 1° semestre del 2016 verrà emesso un bond. A oggi non si hanno altri dettagli, come l’ammontare, la durata e neppure il rating– Ferrari non ha ancora richiesto a nessuna agenzia di esprimere un giudizio sulla sua affidabilità. Oltre a questo la società di Maranello ha promesso dei dividendi generosi ai propri azionisti: noi stimiamo che circa il 30% degli utili sia distribuito sotto forma di dividendi. Quanto ai conti, confermiamo le stime di un utile per azione di 2,08 dollari nel 2016 e 2,28 dollari nel 2017. Anche con queste stime generose, il titolo rimane caro.