Credit Suisse, dove investire con i tassi sotto zero

0 Mercati emergenti sotto la lente del Credit Suisse. La ricetta della banca svizzera per dare più sprint ai portafogli in una fase di tassi a zero o sottozero nei mercati occidentali punta sia sulle azioni sia sulle obbligazioni delle aree in via di sviluppo.

“Rileviamo diversi casi, come Svizzera, Giappone, Eurozona, Canada, in cui gli investitori dovranno mettere in conto ricavi negativi per gli investimenti in titoli di Stato”, sottolineano Nannette Hechler-Fayd’herbe e Michael Markovich, di Credit Suisse Private Banking & Wealth Management. “A seguito della consistente flessione dei rendimenti obbligazionari in diversi Paesi molti investitori si sentono ora costretti a rivedere la strategia d’investimento nel lungo termine”.

Nell’ambito del reddito fisso vedono i ricavi più interessanti in assoluto tra le obbligazioni dei mercati emergenti. E anche nell’azionario i rendimenti attesi più elevati arrivano dalle borse emergenti. Per le prime le previsioni a cinque anni indicano un rendimento totale di poco superiore al 5%.

Per l’equity dei Paesi emergenti i guadagni previsti sfiorano l’8%, battendo il 7% atteso dall’azionario Usa ed europeo. In media nei prossimi cinque anni le borse mondiali dovrebbe mettere a segno un rendimento medio del 6,5%.

A livello operativo quindi il Credit Suisse ha altresì ridotto ulteriormente l’esposizione verso gli investimenti nel reddito fisso, con rendimenti molto bassi nell’ambito delle tradizionali obbligazioni core in franchi svizzeri e in euro, oltre che nelle obbligazioni indicizzate all’inflazione.

I proventi delle vendite sono stati impiegati per incrementare l’esposizione verso le obbligazioni in valuta forte dei mercati emergenti, i cui tassi d’interesse elevati offrono una positiva fonte di rendimento.

Inoltre è in diminuzione anche il peso dell’equity Usa. Infatti le valutazioni delle azioni statunitensi sono estese dopo il lungo rally e l’inasprimento monetario della Fed potrebbe incidere negativamente sul sentiment dei mercati azionari.

Ma, indipendentemente dall’area geografica, per realizzare rendimento il Credit Suisse fa rotta sulle azioni generose con gli azionisti. “Alla luce del quadro caratterizzato da tassi d’interesse prevalentemente bassi, prevediamo che i titoli che pagano dividendi resteranno una buona fonte di rendimento”, spiegano gli esperti della banca elvetica.

Nell’ambito degli investimenti alternativi il Credit Suisse continua a prevedere ricavi a doppia cifra per il private equity e una selezione di mercati immobiliari (come Regno Unito e Asia) nei prossimi cinque anni.

Invariati i ricavi attesi per le commodity in generale e per l’oro in particolare,  a circa il 5% e il 2,5%, rispettivamente”

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