Cosa succede sui mercati?

 Il mese di ottobre si sta rivelando particolarmente pesante in tema di correzione dei mercati, generalizzata sia per quanto riguarda le asset class, bond e equity, così come a livello di aree geografiche o settori di appartenenza. Vi sono senza dubbio elementi strutturali che  sono destinati a rimanere presenti sul mercato in termini di fattori di rischio, su tutti l’ incremento dei tassi e il progressivo venir meno del sostegno delle politiche monetarie da parte delle banche centrali. Di contro, i fondamentali societari mostrano invece ancora una solida tenuta senza evidenziare significativi elementi di debolezza, così come l’andamento delle principali variabili economiche reali. Il periodo stagionalmente sfavorevole per i mercati finanziari (settembre-ottobre), unito all’appuntamento delle elezioni americane di metà mandato, ha contribuito ad esasperare l’effetto vendita sui mercati finanziari generando una correzione molto forte ed eccessiva. La situazione politica italiana, ancora molto tesa e in attesa di assestamento, ha anch’essa contribuito ad esasperare il quadro complessivo soprattutto con riferimento all’area europea.

Pur guardando con attenzione allo sviluppo delle politiche monetarie internazionali così come all’evoluzione della situazione Italiana, non pare vi siano gli elementi per sposare adesso un quadro così negativo come suggerito dall’andamento recente dei mercati. E’ pertanto possibile una normalizzazione della situazione generale soprattutto ad elezioni americane avvenute e a fronte di un fattivo chiarimento sulla manovra finanziaria italiana con la Commissione Europea.

La situazione generale naturalmente sarà soggetta a continue analisi e rivalutazioni a fronte dell’emergere di un nuovi potenziali elementi che facciano riconsiderare, sia in termini positivi che negativi, le macro variabili più sopra accennate.

 

 

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