Nonostante lo spread si mantenga sopra quota 300, le aste del Tesoro hanno un buon andamento e i rendimenti dei titoli sono in discesa. Tutto bene, dunque? Non è sicuro: in primo luogo il ritorno degli acquisti, più che al ritorno della fiducia, è dovuto agli interventi della Bce e soprattutto agli acquisti delle banche, che dopo aver ricevuto tantissimo danaro dalla Bce, all1% di interesse, lo impiegano per acquistare titoli di Stato, anziché finanziare l’economia reale.Questo consente guadagni sicuri che servono a curare i loro disastrati bilanci, anziché assumere nuovi rischi. Ora la domanda è: durerà?
Certo è difficile che Draghi possa fare un’altra iniezione di liquidità, inoltre il restringimento della base produttiva rende più difficile gestire deficit e debito.
La recessione rischia di essere più dura e lunga del previsto e crisi di liquidità potrebbero ripresentarsi, soprattutto in vista delle elezioni, quando l’azione del governo Monti, si farà ancor meno incisiva.
Poi, una volta votato, il premier dovrebbe andarsene e con lui la sua credibilità. Per queste ragioni, potrebbero rivelarsi rischiosi i titoli medi e lunghi. Sul breve non resta che accontentarsi, preferendo titoli che quotano sotto la parità.
BTP 01/11/13 2,25% IT0004653108 RE 2,20%
BTP 01/11/15 3% IT0004656275 RE 3,11%
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