Conviene ancora acquistare titoli del tesoro italiano, dopo che lo spread è sceso da 600 a 300 punti? Questa è la domanda che si pongono i risparmiatori, in particolare quelli che non hanno acquistato nel momento del crollo. Tutti pensano che lo spread scenderà ancora, soprattutto se sarà approvata la riforma del mercato del lavoro, anche se difficilmente tornerà a 170 punti, il livello precedente alla crisi.Dovrebbe attestarsi tra 250 e 200, considerando che quest’anno il Paese è in recessione e nel 2013, forse arriverà una ripresina, ma certamente torneranno, con le elezioni, i partiti. Nonostante Monti, il settore pubblico, compresa la politica, è ancora troppo pletorico e inefficiente e tagli veri non se ne sono visti.
Per chi crede che il ritorno di un governo politico non cambierà le cose, il BTP decennale è ancora conveniente con il suo 5% di rendimento lordo. Anche se forse è preferibile il BTPi 2,35% scadenza 2019, vista la minor durata e il fatto che l’inflazione è arrivata al 3% e in caso di ripresa potrebbe salire ulteriormente. Inoltre, non essendo comprato dalla BCE, ha prezzi più sacrificati.
Consideriamo anche il fatto che la cedola legata all’inflazione, se il titolo viene venduto prima della scadenza, può essere compensata con eventuali minus.