Commodities

 Le prese di profitto sul petrolio hanno pesato sui mercati delle commodities nell’ultima settimana, anche se il movimento è stato complessivamente modesto pur con l’intensificazione di noti rischi al ribasso come l’apprezzamento del US$, lo stress finanziario nei Paesi Emergenti e l’escalation delle tensioni commerciali USA-Cina.

Il rally del petrolio ha subito una battuta d’arresto, con le quotazioni del WTI e del Brent che hanno ritracciato rispettivamente in area 68 e 77 US$/barile. I dati sulla produzione di agosto dei Paesi OPEC segnalano un significativo aumento, in particolare in Iraq, che compensa la discesa della produzione iraniana, riducendo il rischio che l’impatto delle sanzioni USA all’Iran possa ridurre l’offerta globale prima che l’aumento della produzione OPEC giunga sul mercato.

Nonostante il flusso di notizie negativo dal fronte della politica commerciale USA, le quotazioni dei metalli sono rimaste relativamente composte, anche se l’apprezzamento del US$ continua a pesare sull’oro che è scivolato sotto quota 1200 US$/oncia. Per i metalli industriali la settimana si preannuncia tuttavia particolarmente intensa, con i dati macro cinesi di venerdì ed un annuncio della Casa Bianca su nuovi dazi all’importazione contro la Cina potenzialmente in qualunque momento.

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