Le materie prime hanno registrato un significativo rimbalzo nell’ultima settimana, guidate dal petrolio e dall’oro sulla scia del flusso di notizie coerente con la formazione di un premio per il rischio politico e del meeting della Fed considerato meno “hawkish” del previsto; le commodities agricole si sono stabilizzate mentre le prese di profitto continuano sui metalli industriali.
In particolare, il petrolio ha continuano a recuperare terreno, accelerando al rialzo e tornando ai massimi di gennaio, con il WTI oltre quota 65 US$/barile ed il Brent oltre 70 US$/barile, e la backwardation (inclinazione negativa) delle curve dei futures si è accentuata. Gran parte del movimento è dovuto alla formazione di un premio per il rischio geopolitico dopo che la rimozione in rapida successione del Segretario di Stato Tillerson e del consigliere per la sicurezza nazionale McMaster e la loro sostituzione rispettivamente con Pompeo e Bolton, considerati due “falchi” in politica estera, crea rischi che l’accordo sul nucleare con l’Iran possa essere rinnegato dagli USA nella prossima revisione trimestrale a maggio. Sul fronte dei fondamentali, inoltre, nell’ultimo comitato di monitoraggio l’OPEC sembra orientato ad utilizzare come target della sua politica petrolifera il livello medio delle scorte negli ultimi 7 anni (rispetto ai 5 anni finora indicato), che rafforzerebbe le prospettive di prolungamento dei tagli alla produzione. Infine i report settimanali USA sono stati neutrali per il mercato, con l’aumento della produzione e degli impianti di trivellazione attivi compensati dal calo delle scorte.
Il meeting della Fed meno “hawkish” del previsto e la formazione di un premio per il rischio di turbolenza nella politica estera e commerciale USA e di guerra commerciale con la Cina hanno ridestato l’oro, che si sta avvicinando al livello tecnico di importante resistenza in area 1377 US$/oncia. I dati PMI preliminari deboli nei Paesi Sviluppati rafforzano invece l’idea di perdita di momentum dell’economia globale, pensando sui metalli industriali.
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