Poco mosse la scorsa settimana le quotazioni del petrolio che da un lato sono state penalizzate dall’indebolimento dell’eur/usd dopo la decisione della BCE sul taglio dei tassi, dall’altro hanno beneficiato delle incertezze sull’andamento del negoziato tra l’Iran e la Comunità Internazionale. Il report settimanale elaborato dal DOE ha evidenziato un nuovo aumento delle scorte, anche se inferiore alle attese. In crescita il gas naturale, favorito dalle attese di temperature più basse negli Stati Uniti.
In calo i metalli industriali, nonostante i buoni dati sulle importazioni cinesi. A pesare sul comparto hanno contribuito la forza del dollaro e le prese di profitto da parte degli investitori dopo il rally registrato a Ottobre. Andamento analogo per l’oro, penalizzato dai buoni dati sul mercato del lavoro USA che hanno alimentato le ipotesi di un inizio anticipato del tapering da parte della Fed, diminuendo l’appeal
dell’oro come copertura verso l’inflazione. Il platino ha sovraperformato il comparto, spinto dagli scioperi che stanno interessando gran parte delle miniere in Sudafrica che rappresentano circa il 70% della produzione mondiale. Andamento eterogeneo per le materie agricole. In crescita il mais e la soia, spinte dalla pubblicazione del report Wasde le cui stime sulle scorte 2013/2014 si sono
rilevate minori del consensus di mercato. La soia ha inoltre beneficiato dei buoni dati sulle esportazioni USA. In calo il grano penalizzato dalla debolezza delle esportazioni USA.
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