Commento sulle commodities

commodities-photo-from-www.telegraph.co_.uk_ Il petrolio è rimasto debole nell’ultima settimana sulla crescente aspettativa che un consenso non sarà raggiunto nel meeting dell’OPEC di fine novembre in modo da ridurre la produzione. In realtà il World Oil Outlook appena pubblicato dall’OPEC indica una stima di produzione in calo nel 2015 e 2016 rispetto al 2014, ma in un contesto di domanda mondiale debole e di continuo atteso aumento della produzione negli USA. Inoltre la tempistica di ogni riduzione è incerta, dal momento che l’Arabia Saudita non sembra disposta a farsi carico da sola del riallineamento al ribasso della produzione. La prospettiva di un vortice polare sul Nord America per metà novembre ha spinto al rialzo le quotazioni del gas naturale. Deboli i metalli industriali, principalmente in conseguenza della forza del dollaro USA e del PMI Manifatturiero cinese per ottobre inferiore alle attese. L’oro è rimasto sotto pressione nonostante un deciso rimbalzo nella seduta di venerdì a seguito della pubblicazione dei nonfarm payrolls USA inferiori alle attese.

Le commodities agricole sono rimaste deboli nel corso della scorsa settimana, poiché l’arrivo delle piogge in Brasile ha permesso di riprendere la semina, mentre il clima secco negli USA agevola i raccolti. Gli investitori sono stati colti di sorpresa dal report WASDE del Dipartimento USA all’Agricoltura, pubblicato ieri, che ha provocato un certo rimbalzo del mais dopo il taglio delle stime su raccolti e scorte.

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