Commento sui mercati valutari

 La principale novità sul mercato valutario è la drastica riduzione della correlazioni tra i cross delle valute dei Paesi Sviluppate: negli ultimi 3 mesi i cambi principali erano stati mossi quasi esclusivamente dall’andamento del US$ e dagli eventi negli USA. L’ascesa del rischio politico in Europa sta ora inserendo un altro elemento chiave nella dinamica di mercato, in vista del primo appuntamento importante per valutare gli effetti della vittoria di Trump sul populismo europeo (le elezioni in Olanda del 15 marzo) e risentendo del convulso flusso di notizie sulla campagna elettorale francese. In vista degli importanti appuntamenti di questa settimana (il discorso di Donald Trump al Congresso stasera, quello di Yellen sullo stato dell’economia venerdì e la batteria di dati macroeconomici più pesanti del mese) e con i mercati ultrasensibili a quanto avviene in Francia, il US$ è rimasto sostanzialmente stabile nell’ultima settimana.

La stabilità del US$, peraltro, favorisce il complesso delle valute Emergenti, dove invece la correlazione tra i cross è rimasta a livelli molto elevati. La principale novità è stata l’annuncio di un piano di intervento della Banca Centrale del Messico sul mercato valutario tramite swap per 20 miliardi US$, probabilmente per contenere la volatilità del peso in vista delle elezioni nello Stato di Mexico di giugno. L’azione della Banca Centrale, che è simile a quella introdotta alcuni anni fa in Brasile, potrebbe effettivamente indurre la chiusura di parte delle sovraffollate

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