Commento sui mercati obbligazionari

 Il ritorno dell’avversione al rischio sui mercati degli asset rischiosi, legato allo scioglimento dei “trades” della “Trumpflation” dopo la fallita riforma sanitaria USA, ha sostenuto il reddito fisso governativo nell’ultima settimana, con una decisa sovraperformance dei Treasuries USA ed un generale appiattimento delle curve. Mentre negli USA, tuttavia, il movimento di curva è stato guidato dal rally della scadenza decennale, sul Bund è stato il rialzo dei rendimenti sulla parte breve a guidarne l’appiattimento. Questa dinamica riflette le recenti divergenze (di politica monetaria, di rischio politico e di crescita economica) che si sono aperte tra USA ed Eurozona. Negli USA la Fed ha sorpreso i mercati in senso accomodante, ma ha confermato il percorso di 3 rialzi dei tassi di 25 bp per il 2017, mentre l’incertezza di politica economica dopo il fallimento della riforma di Obamacare è ora in aumento. Nell’Eurozona la BCE sta virando la linea di politica monetaria in senso restrittivo, l’accelerazione dei dati macroeconomici è più forte rispetto agli USA ed il rischio politico legato alle elezioni francesi è in diminuzione.

La scorsa settimana si è tenuto l’ultimo TLTRO, l’asta di liquidità illimitata a 4  anni al tasso di riferimento della BCE. Il sistema bancario europeo ha attinto  233 miliardi Euro (più del doppio del previsto, anche se si sottraggono i 17  miliardi di Euro di rimborsi anticipati dei precedenti TLTRO), probabilmente  spinto dall’aspettativa che i tassi possano iniziare a salire tra il 2018 ed il  2019. Il successo del TLTRO probabilmente ha contribuito al restringimento degli spread nei paesi periferici, oltre alla diminuzione del premio per il rischio politico intorno alle elezioni francesi e supportato dalla perdita di impeto dei partiti populisti europei nelle elezioni del weekend (Land del Saar in Germania e Bulgaria)

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