Cambio EURUSD in ribasso, dopo i rialzi dei giorni scorsi, in scia al dato tedesco, peggiore delle attese, sulle aspettative di rallentamento dell’economia e in attesa della decisone sui tassi di domani della Fed. Quest’ultima è attesa dal mercato alzare i tassi di 25 bp e fornire maggiori dettagli sul “timing” dei prossimi rialzi. Oltre alla politica monetaria, l’attenzione del mercato è rivolta alla politica commerciale statunitense (è in corso un’inchiesta sulla proprietà intellettuale e sul trasferimento tecnologico cinesi) a causa delle sue possibili ripercussioni sul commercio globale, con potenziali effetti su quelle divise (JPY e CHF in primis) più sensibili all’andamento dei mercati. In Giappone, gli scandali della politica interna (che rischiano di minare la leadership di Abe) e le recenti dichiarazioni di un componente della BoJ (il quale avrebbe detto che la BoJ potrebbe rivedere la sua policy prima di raggiungere il target del 2% dell’inflazione) favoriscono lo yen, che gira ora intorno a 106 contro US$. Sterlina in rialzo in scia all’accordo sulla Brexit (raggiunto lunedì) tra Regno Unito e Ue. L’attenzione del mercato è ora rivolta alla politica monetaria della Bank of England. Quest’ultima è attesa mantenere i tassi invariati questo giovedì ma potrebbe alzarli già alla riunione di maggio nonostante l’inflazione a febbraio abbia deluso le attese. Ancora in salita il cambio euro/zloty polacco dopo il dato peggiore delle attese sulla produzione industriale di febbraio (7,4% contro il 8,1% di gennaio) che rischia di rafforzare la retorica accomodante della Banca centrale polacca. In Russia la vittoria di Putin (largamente attesa) non ha scosso i mercati locali (compreso il rublo). Tuttavia l’acuirsi dei conflitti diplomatici con gli Usa ed Europa (ultimo lo scontro con il Regno Unito), che espone il Paese a nuove sanzioni estere, sta iniziando a riflettersi sul rublo. Quest’ultimo potrebbe recuperare in scia alla decisione sui tassi (questo venerdì) della Banca centrale russa, che è attesa tagliare i tassi (da 7,50% a 7,25%).
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