Il dollaro ha chiuso il 2017 in calo e il nuovo anno non ne ha invertito il trend, continuando a perdere terreno contro le principali divise ad eccezione del CHF e JPY. D’altro canto, l’euro rimane sostenuto dalle migliori prospettive per la crescita economica della Zona Euro nonostante la potenziale incertezza politica in alcuni Paesi chiave come Germania, Italia e Spagna. Domani si riunisce la Banca centrale polacca e le attese sono per tassi invariati al 1.50%, dal momento che una svolta in senso restrittivo della politica monetaria (a causa dell’inflazione bassa) non è prevista prima del 0.19. In Svezia, l’attenzione è per le minute di dicembre della Banca centrale svedese in uscita domani. A dicembre la Banca centrale svedese aveva deluso le aspettative del mercato mantenendo i tassi invariati e confermando il suo tono cauto nella politica monetaria. Il buono stato dell’economia, tuttavia, fa suppore che la Banca centrale non potrà mantenere a lungo il suo approccio accomodante. In Canada i dati sul mercato del lavoro migliore delle attese si sono riflessi sull’andamento del CAD, oltre che aumentare le attese per un rialzo dei tassi a breve. Sul fronte emergenti, in India il focus degli investitori è sull’andamento dei prezzi: dopo il rimbalzo di novembre, l’inflazione di dicembre, in uscita venerdì, dovrebbe essere ancora al rialzo. In Sudafrica, il presidente Zuma avrebbe ricevuto dal proprio partito un ultimatum per consegnare le dimissioni ed evitare in questo modo un voto di sfiducia in Parlamento. Se Zuma dovesse dimettersi, molto probabilmente Ramaphosa diventerebbe il suo successore innescando un ulteriore recupero del Rand sulla scia di migliori aspettative per l’economia e la politica economica.
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