Atteggiamento di prudenza da parte degli operatori sui mercati del reddito fisso in attesa degli eventi che si sovrappongono nella giornata di giovedì 8 giugno: riunione BCE, elezioni politiche inglesi e deposizione dell’ex direttore FBI alla commissione intelligence del Senato in merito al “Russiagate”.
Sul fronte europeo l’ipotesi più probabile è che nel comunicato della Banca Centrale venga modificata la frase sui rischi che non dovrebbero piú essere orientati al ribasso bensì bilanciati; verranno inoltre rilasciate le nuove stime di crescita ed inflazione. Un’ipotesi più “hawkish” vedrebbe anche una variazione della “forward guidance” con l’eliminazione del riferimento a tassi più bassi se necessario.
Le emissioni core area euro, nella parte decennale, proseguono il trend di ribasso dei rendimenti con un Bund allo 0,26%, impostato sulla scia del Treasury (2,14%) che beneficia di dati sul mercato del lavoro inferiori alle attese.
BTP meno reattivo in area 2,24% (appesantito dal rischio di instabilità politica da elezioni anticipate e nuova legge elettorale), con spread vs il decennale tedesco attestatosi in area 200 bp. Il premio per il rischio “Italia” rimane elevato e porta a crescenti indicazioni di sottopeso del ns debito da parte di investitori internazionali.
Altro rischio paese tornato alla ribalta è quello greco, con l’avvicinarsi della scadenza del 15 giugno, termine entro il quale i creditori internazionali dovrebbero dare l’ok alla nuova tranche di aiuti, ma il FMI chiede nuove garanzie di rientro del debito. Decennale ellenico in area 5,93% di rendimento.
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