La vittoria di Macron accantona il principale fattore di instabilità di breve termine per i mercati eurocentrici; il risultato delle elezioni francesi premia un candidato dalle posizioni chiaramente europeiste, rafforzando la moneta unica. L’evento, non commentato ufficialmente dal board della BCE, permette alla Banca Centrale di concentrarsi su dati macro ed evoluzione della dinamica dei prezzi.
In questa finestra di calo della volatilità, l’evento già abbondantemente scontato dagli operatori, ha avviato un processo di “sell on news” sui principali asset finanziari.
Sui mercati obbligazionari si assiste ad una marcata inversione dell’andamento dei rendimenti con un generalizzato calo dei corsi, a partire dai governativi core e periferici. Il Bund risale in area 0,40% di rendimento, il BTP decennale torna al 2,27% con spread tra i due a 185 bp , 10 bp sopra la chiusura della scorsa settimana.
Nel settore delle obbligazioni a spread brillano corporate IG ed HY ben comprate come testimoniano gli indici sintetici ITRAXX (5Y Generic) con Xover a 250 e Main Europe in area 62.
Sul fronte domestico, venerdì scorso S&P ha confermato outlook e rating
sovrano all’Italia mantenendo la BBB- grazie all’aspettativa che il Governo reiteri l’impegno di riforme strutturali prospettando che sul fronte finanziario si intensifichino gli sforzi di risanamento dei bilanci. Prossimo appuntamento per il rating sovrano sarà quello di Moody’s il prossimo 9 giugno che attualmente assegna il livello di Baa2 outlook neg.
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