Commento ai mercati obbligazionari

pisani-scena_di_mercato~OM451300~10042_20121217_28_305 La BCE chiude la seduta della scorsa settimana, come da aspettative, con tassi invariati e nessuna nuova indicazione in merito a misure “non convenzionali”. Draghi ha sottolineato l’impegno nel mantenere la politica monetaria accomodante pur mantenendo sotto controllo l’evoluzione di tassi a breve ed inflazione. Lo scenario della Banca Centrale rinnova le aspettative di una ripresa debole e graduale in un contesto di bassa inflazione.

Sul fine settimana i mercati hanno reagito al dato Statunitense sul lavoro di dicembre non in linea con il consensus: il numero dei nuovi occupati è risultato 74K contro 200K atteso; la ragione va in parte attribuita alle difficili condizioni metereologiche che ha prevalentemente colpito il settore edile. Il dato sulla disoccupazione è invece sceso a 6,7% contro un 7% atteso a causa di una differente rilevazione statistica della forza attiva.

Il rendimento del Treasury è quindi sceso scontando un aumento delle possibilità di un rallentamento della fase di Tapering. Sulla scia dei dati statunitensi e grazie alle parole di Draghi anche il decennale tedesco ha visto il rendimento scendere all’attuale 1,81%. Il differenziale contro il BTP si attesta a 207 bp.

 

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