Commento ai dati dell’ Europa

images_Europa Gli indici PMI di febbraio hanno mostrato un progresso complessivo abbastanza consistente (PMI composite area Euro a 53,5 dal precedente 52,6), evidenziando però una certa variabilità sia a livello settoriale che geografico.  Per quanto riguarda i settori, tutto il rialzo è stato dettato dai servizi, il cui indice relativo all’area Euro è salito di 1,2 punti a 53,9, a fronte di una sostanziale stagnazione del PMI manifatturiero a 51,1.  Gli indici di Germania e Francia hanno avuto un andamento in linea con il dato generale europeo, con un PMI composito in ripresa ( 54,3 da 53,5 per la Germania e 52,2 da 49,3 per la Francia) frutto di un rimbalzo della componente servizi. Emerge la netta debolezza del settore manifatturiero francese (PMI a 47,7, in calo), ancora lontano da aver agganciato i venti di ripresa.

Fermo l’indice IFO di febbraio, salito di un solo decimo a 106,8 a fronte di attese più elevate. Ha leggermente corretto la componente condizioni correnti, mentre è salita (ma meno delle attese) quella relativa alle aspettative.  Questi livelli di IFO, comunque, sono coerenti con una crescita all’1,5% annuo, in linea con l’accelerazione tedesca del 4Q.  Buone indicazioni dal sistema industriale italiano a dicembre. Gli ordini industriali sono balzati del 4,5% m/m, dopo il calo di novembre, con la domanda estera ancora molto forte (+15%) e segnali contrastanti dal mercato interno (-1%).  Il buon andamento dell’economia nostrana a fine 2014 potrebbe aprire a un buon inizio di 2015.  La fiducia dei consumatori europei è ancora migliorata a febbraio, arrivando a -6,7 dal precedente -8,5 e superando anche le stime di consensus.  Da monitorare se nei prossimi mesi questo aumento di fiducia si tradurrà in un aumento di spesa.  Sul fronte prezzi, confermato a -0,6% a/a il CPI europeo, con la variazione mensile attestatasi a -1,6%, in linea con le attese.

 

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