Commento ai dati Europa

Europa Europe 3D La stima preliminare degli indici PMI di gennaio è stata migliore delle attese. Il PMI composite area Euro è salito di oltre 1 punto a 53,2, contro attese di 52,5, grazie alla crescita di entrambe le componenti, con il PMI manifatturiero salito a 53,9 e l’indice relativo ai servizi a 51,9; per gli indici si tratta di un ritorno ai massimi dal 2011. A livello di singoli paesi, la Germania ha visto il PMI manifatturiero balzare di due punti, a 56,3, e il PMI servizi stabile a 53,6; in Francia invece sono saliti entrambi gli indicatori, arrivati rispettivamente a 48,8 (da 47) e 48,6 (da 47,8).

Il livello degli indici segnala la probabile accelerazione dell’attività industriale nel 1Q14, soprattutto in Germania, sostenuta dalla domanda estera; a livello di Eurozona i PMI sono coerenti con una crescita dello 0,2% trimestrale. Sopra le attese anche l’indice IFO tedesco (indagine di fiducia delle imprese), che a gennaio ha fatto registrare un aumento di oltre un punto a 110,6, massimi da metà 2011; in salita sia la componente relativa alla situazione corrente (112,4 da 111,6) che quelle sulle aspettative (108,9 da 107,4). Le indicazioni dell’IFO confermano quelle del PMI, ovvero economia tedesca in accelerazione a inizio 2014, ad un ritmo superiore a quelle del resto dell’Eurozona.

I livelli di PMI e IFO, per la Germania, sono coerenti con un Pil a +0,4% t/t a inizio 2014. Il buon andamento dell’economia del maggiore paese europeo dovrebbe trainare nei prossimi mesi il resto del vecchio continente. In generale miglioramento a gennaio anche gli indici di fiducia dei consumatori. Il dato generale riferito a tutta l’area Euro si è attestato a -11,7, dal -13,5 di dicembre, anche in questo caso ai massimi da metà 2011. Sui singoli paesi, disponibili i dati di Italia (98 da 96,4) e Francia (86 da 85), in cui il clima di fiducia delle famiglie è migliorato pur restando su livelli inferiori a quelli dei paesi core europei.

Nonostante il miglioramento degli indici di fiducia, in Italia i consumi continuano a rimanere poco modesti; le vendite al dettaglio sono rimaste flat a novembre, arrestando comunque quantomeno il trend di calo dei due mesi precedenti.

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