Settimana in calo per i mercati petroliferi che hanno scontato sia l’annuncio della ripresa delle operazioni nel giacimento libico di El-Sharara, dopo tre mesi di scioperi, sia gli ultimi dati sul mercato della benzina negli Stai Uniti dove l’offerta ha raggiunto i nuovi massimi degli ultimi due mesi, mentre la domanda è scesa. A penalizzare il comparto ha anche contribuito il rafforzamento del dollaro verso le altre principali valute. Il report settimanale elaborato dal DOE ha evidenziato una diminuzione delle scorte maggiore delle attese, anche se quest’ultima è da ricondurre alle dinamiche legate alla fine dell’anno e non ad un calo dell’offerta. La forza del dollaro ha penalizzato anche i metalli industriali. Il rame, dopo la buona performance realizzata negli ultimi giorni dell’anno, ha ritracciato scendendo sotto i 335$, nonostante le scorte continuino a rimanere sui minimi degli ultimi mesi. L’oro, dopo la mancata rottura al ribasso della resistenza in area 1181$ si è riportato sopra i 1230$, anche se l’outlook sul metallo giallo rimane negativo. Andamento eterogeneo delle materie agricole. In forte calo la soia, mentre sono rimasti pressoché stabili il grano e il mais.
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