BPM va all’alleanza

BPM Il direttore di Banca popolare di Milano Castagna , nel relazionare al consiglio non ha escluso l’ipotesi stand-alone, cioè restare da soli, ma in realtà fervono gli incontri con le altre banche. In primo luogo la Popolare di Verona che però presenta in bilancio 14 miliardi di sofferenze e 6 di patrimonio, contro i 3,7 miliardi di sofferenze ed i 4,2 di patrimonio della Milano. Le sofferenze sono il vero driver delle alleanze, anche se quelle a bilancio non dicono tutto sulla salute di una banca, ci sarebbero da valutare anche incagli, sofferenze potenziali ed il patrimonio. La seconda opzione UBI è messa meglio con 9 miliardi di sofferenze ed 8 di patrimonio, ma essendo più grande si tratterebbe di una incorporazione più che di una alleanza , mentre il Banco, pur essendo grande, si presenta debole, anche dopo un bilancio precedente di grande pulizia con una perdita di 1,4 miliardi. Fuori concorso ci pare la Cassa di Genova, che a problemi di precedente malagestio, aggiunge l’essere insediata in un territorio che ha grossi problemi economici. Certo una parola la dirà anche la Bce e forse sarà quella decisiva.

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