Borse siate prudenti

borsa-milano-piazza-affari-borsa-new-york-wall-street--258x258  La borsa americana balla intorno ai suoi massimi, lo S&P è poco oltre i 2000 punti e non procede, né arretra, a causa della liquidità. Certo la ripresa americana resiste, ma gli utili delle imprese si riducono, anche se non vengono recepiti dai prezzi. Prendiamo le Big Oil: il prezzo del petrolio è crollato, i loro utili sono crollati, però le loro quotazioni ne hanno risentito molto meno. I loro P/E sono roba da Nasdaq del 2000, eppure i consulenti scommettono sul rialzo, lo fanno peraltro ogni volta che la borsa scende. Per un risparmiatore è più facile dimenticare di aver perso una fase toro, cioè un grande rialzo, che aver subito un grande ribasso. I mercati tengono perché c’è molto denaro, che, non trovando più alcun rendimento nel reddito fisso, va sulle azioni, è una fase laterale che non potrà durare ancora a lungo. Dicono che le azioni europee hanno più margini, ma se cede l’America, dubitiamo che l’Europa salga, anzi da quello che si vede è perfino più volatile, soprattutto per colpa di banche e finanziari. Ora in questo sito si esprimono opinioni, non si danno consigli finanziari e non si vende nulla, neppure la pubblicità, che sarà l’anima del commercio, ma non certo della libertà di espressione. Però in questa fase saremmo prudenti, alleggeriti dall’azionario, liquidi e se i ribassisti dovessero sfondare andare al ribasso, la discesa potrebbe anche non essere veloce ma sarà ripida e se ci sbagliassimo, ci consoleremmo ricordando che ogni saggio investitore si preoccupa prima del ritorno del capitale, che del ritorno sul capitale.

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