Blackrock, scommesse sulle banche italiane

 Blackrock, il colosso americano degli investimenti, con un patrimonio in gestione di 6,3 miliardi di dollari, ha espresso la sua preferenza per le banche italiane attraverso posizioni long e short. Il gruppo Usa è infatti salito in Intesa Sanpaolo  al 5,08% attraverso una serie di fondi comuni che hanno acquistato titoli della banca da diverse parti del mondo, dal Giappone al Canada, per conto dei propri clienti. E’ quanto si rileva dagli aggiornamenti Consob. Alla voce, invece, posizioni nette corte emerge che il gruppo guidato da Larry Fink sta vendendo le banche italiane di medie dimensioni con posizioni short a partire dalla fine di agosto e ancora in vigore.

Se si pensa al sell-off sui titoli bancari di venerdì scorso e alla forte volatilità sul settore finanziario a settembre, emerge che Blackrock ha in parte vinto la sua scommessa. Durante il forum organizzato da Bloomberg a Milano sul futuro delle banche europee era emerso che i vincitori di questa battaglia globale a colpi di tassi rasoterra e crediti deteriorati da smaltire sono o i grandi gruppi che riescono a ricavare margini dalle enormi masse accumulate, oppure quelli piccoli e agili nati di recente con poco personale e molto avanzati dal punto di vista tecnologico. Le realtà di media dimensione, invece, se non accelerano il ritmo di smaltimento degli Npl e non corrono per aggiornare i sistemi dal punto di vista tecnologico, rischiano di rimanere schiacciati.

Ad oggi il gruppo americano ha posizioni nette corte (short) su Banco Bpm  per lo 0,89%, aperta il 18 settembre scorso. Rappresenta il secondo peso più importante dopo quello del fondo di Marshall Wace LLP (3,01%) sempre sul gruppo bancario lombardo. A seguire Pdt Partners con lo 0,78%, Lansdowne Partners con lo 0,61% e Old Mutual Global con lo 0,57%.

Blackrock è poi in posizione short su Bper Banca  per lo 0,69% (dal 25 settembre scorso) a pari quota (0,69%) con Pdt Partners, mentre la prima posizione di vendita allo scoperto appartiene a Discovery Capital Management (1,64%). In ultima posizione, Portsea Asset Management con lo 0,64%. Il gruppo di Larry Fink ha poi sempre una quota dello 0,69% in short su Ubi Banca  (dal 30 agosto 2018) che segue l’1,12% di Marshall Wace Lpp e l’1,03% di Discovery Capital Management. Oceanwood Capital detiene, invece, lo 0,6% di posizione netta corta su Ubi.

 

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