1) Bouygues. Al gruppo francese è stato assegnato il target price di 36 euro, che implica un potenziale di rialzo del 20%. Nel caso di cessione del business telecom per 8,5 miliardi di euro, il prezzo obiettivo salirebbe a 44 euro. L’utile per azione (eps) è stimato in aumento da 0,93 euro del 2016 a 1,89 nel 2016, che corrisponde a un p/e rispettivamente di 32,2 e di 16. Il rendimento delle cedole 2016 e 2017 è attraente (5,3%). Il rating è equalweight.
2) BT Group. La raccomandazione è overweight, con target price 600 pence (+35%), che grazie al continui tagli dei costi vedrà crescere il free cash flow. Nell’ipotesi bullish il prezzo obiettivo è 700 pence. L’eps (rettificato) è stabile a 30,1 pence in questo esercizio e nel prossimo. Il titolo tratta 14,8 volte l’utile atteso, mentre il dividend yield passa dal 3,2 al 3,6%.
3) Telecom Italia . Nonostante la debole ripresa economica, il gruppo sta facendo passi avanti per tagliare il debito, ma risente della forte concorrenza sui prezzi. Al titolo è stato assegnato il prezzo obiettivo di 0,82 euro, che è inferiore alle quotazioni attuali, con rating underweight. L’eps è previsto in aumento da 0,06 euro del 2016 a 0,07 nel 2017, mentre il p/e 2016 è 13,9. Il rendimento della cedola è nullo.
4) Deutsche Telecom. Il gruppo dovrebbe evidenziare un tasso di crescita (cagr) dei ricavi e del reddito operativo lordo (ebitda) nel 2015-2017 pari rispettivamente all’1 e al 4%, mentre il dividendo crescerà del 5%. Il target price è 19,20 euro (+25%), ma nell’ipotesi bullish arriva a 23. L’eps sale da 0,78 euro del 2016 a 1,01 nel 2017 (p/e rispettivamente di 19,5 e 15). Il dividend yield è invece 3,9% nell’esercizio 2015 e 4% nel prossimo. Il rating è overweight.
5) KPN. Gli analisti hanno ribadito il giudizio positivo (overweight) sul gruppo olandese. Alle quotazioni attuali il titolo è leggermente sottovalutato rispetto al prezzo obiettivo di 3,70 euro, che nello scenario ottimista sale a 4,20. L’utile per azione (rettificato) è stimato 0,12 euro nel 2016 e 2017 (p/e di 29,4). Il dividend yield passa invece dal 3,6 al 5,1%.
6) Liberty Global. Target price di 46 dollari, superiore del 18% alle quotazioni recenti, che nell’ipotesi bullish arriva a 49, perchè Liberty Global trae vantaggio sia dalla crescita interna che dal programma di buyback. L’eps (rettificato) sale da 0,91 dollari del 2016 a 1,52 nel 2017, con un conseguente calo del p/e da 42,6 a 25,5, mentre il rendimento della cedola è nullo. Il rating è overweight.
7) Orange . Prezzo obiettivo di 20 euro (+35%), con rating positivo (overweight) per la società francese che tratta sul listino di Parigi con multipli inferiori alla media. E’ inoltre ben posizionata in vista della ripresa del mercato. Nello scenario bullish il target è 21 euro. Il p/e passa da 14,6 del 2016 a 14,2 del 2017. Elevato il dividend yield: 4,1% in entrambi gli esercizi (cedola di 0,60 euro).
Devi accedere per postare un commento.