Barclays sugli automobilistici

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1) Peugeot. Rating overweight (sovrappesare) con target price 22 euro, che implica un potenziale di rialzo del 47% dalle quotazioni attuali.  Le prospettive del gruppo francese stanno migliorando, visto che le azioni di ristrutturazione sono state drastiche ed operative, consentendo di concludere il piano “Back in the race” in soli 12 mesi. In questo modo Psa ha fissato solide basi per una crescita della redditività a lungo termine (margine reddituale lordo stimato 8,8% nel 2016). L’utile per azione (eps) sale da 0,82 euro nel 2015 a 1,55 nel 2016, che corrisponde a un p/e in calo da 18,3 a 9,7. Nell’esercizio 2016 tornerà secondo gli analisti a distribuire un dividendo di 0,39 euro, che quasi raddoppierà a 0,63 nel 2017, portando così a una crescita del dividend yield dal 2,6 al 4,2%.

2) Daimler . Target price di 92 euro, contro un prezzo recente di 66,65, con giudizio positivo (overweight), perché quest’anno dovrebbe essere profittevole per la casa automobilistica tedesca, grazie all’imminente lancio della nuova classe E, che contribuirà a sostenere i margini reddituali (ebitda margin del 12,9% nel 2016). L’esposizione ai mercati dei mezzi pesanti nei paesi Nafta e dell’America Latina può essere una minaccia, che non sarà tuttavia determinante. L’utile per azione (eps) passa da 8,80 euro del 2015 a 8,88 del 2016. Attraente il rendimento della cedola del 5,4% nel 2016, a fronte di un dividendo di 3,57 euro.

3) Renault .  Al titolo è stato assegnato il prezzo obiettivo di 98 euro (+13,4%) con rating overwight, per tre motivi principali, che vanno dalla redditività in crescita (margine reddituale lordo del 10,3% nel 2016) grazie al successo di Dacia, al rinnovamento senza precedenti della gamma che è iniziato a fine 2015 e che continuerà nel 2016, e alla valorizzazione del gruppo a cui si arrivata con il modello della somma delle parti. L’utile per azione (eps) aumenta da 11 euro nel 2015 a 13,17 nel 2016, a cui corrisponde un p/e in flessione da 7,8 a 6,6. Il dividend yield 2016 è 3,4%.

4) Michelin. Il rating è negativo (underweight) perché la società francese è indietro rispetto ai concorrenti sia in termini di prodotto che di mix geografico, oltre ad avere una larga parte della sua produzione nei Paesi con un alto costo del lavoro. Il margine reddituale lordo (ebitda margin) 2016 è 18,4%. Il target price è 85 euro, inferiore alle quotazioni attuali di 86,61 euro. L’utile per azione (eps) è stimato 6,32 euro nel 2015 e 7,87 nel 2016, mentre il p/e scende da 13,7 a 11. Il rendimento della cedola è invece stimato 3,3% nel 2016, a fronte di un dividendo di 2,82 euro.

5) Fca . Target price di 10 euro (+42%) con rating overweight (sovrappesare) perché per il gruppo guidato da Sergio Marchionne riuscirà, secondo gli analisti, a migliorare i margini reddituali in Europa, mentre sta colmando il gap Ford/GM negli Stati Uniti, grazie alla combinazione fra una migliorata struttura dei costi e alla positiva dinamica del mix di vendite. Il margine reddituale lordo (ebitda margine) 2016 è 10%. L’utile per azione (eps) è stimato 0,22 euro nel 2015 e 1,32 nel 2016. Il titolo tratta quindi 5,3 volte l’eps atteso nel 2016, mentre il dividend yield è nullo.

6) Valeo. Il gruppo francese sta diventando un operatore di alta qualità grazie alla crescente presenza nei mercati emergenti, che traineranno un aumento dei ricavi superiore alla media, all’offerta dei prodotti più avanzati per il prossimo decennio, con un focus sull’efficienza dei carburanti e alla guida intelligente, e alla razionalizzata struttura dei costi, che permette a Valeo di essere meglio protetto dei competitor nelle fase congiunturali negative. Il margine operativo lordo è stimato 7,7% nell’esercizio 2016. Il titolo ha un prezzo obiettivo di 160 euro (+19% dalle quotazioni attuali). L’utile per azione è previsto in aumento da 9,17 euro del 2015 a 10,52 nel 2016, mentre il rendimento della cedola passa dal 2,2 al 2,3%. Il rating è overweight (sovrappesare).

8) Volkswagen . Rating neutrale (equalweight) perchè sebbene il titolo sia sceso molto e ci sia valore nei marchi non-Vw, sarà difficile per la compagnia tedesca riconquistare la fiducia persa presso gli investitori, a causa dello scandalo sulle emissioni truccate. Il margine operativo (ebitda margin) 2016 è 7%. Il target price è 106 euro, inferiore alle quotazioni attuali. L’utile per azione è stimato in flessione da 9,23 euro nel 2015 a 5,59 nel 2016. Basso anche il dividend yield (1,3%).

 

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