Barclays, focus sulle banche italiane

barclays-is-shutting-down-its-wealth-management-businesses-in-130-countries L’attenzione degli analisti dell’investment bank inglese si è spostata dalla qualità dell’attivo alla capacità di generare ricavi, visto che la posizione delle banche italiane nel panorama Ue è complessivamente migliorata. In presenza tuttavia di notevoli differenze fra gli istituti, tali da incidere sulle loro future performance borsistiche.

1) UnicreditIl target price è 7,60 euro con rating positivo  grazie alla capacità di generare ricavi al ritmo del 3,7%  nel 2014-2017 in uno scenario di bassi tassi. I timori legati alla Russia, che hanno pesato negli ultimi mesi, sono già abbondantemente scontati nelle quotazioni attuali. Il titolo è a buon mercato (p/tbv di 0,8) rispetto alle banche spagnole. Nello scenario ottimista il prezzo obiettivo è 12,59 euro. Il rendimento della cedola è stimato 3,1% nell’esercizio 2015 e 4,2% nel 2016.

2) Intesa Sanpaolo. Rating neutrale con prezzo obiettivo 3 euro, che può salire a 3,67 nell’ipotesi bullish. Le quotazioni attuali riflettono sia l’alta qualità della rete sia la solidità patrimoniale. I ricavi dovrebbe aumentare del 2,8% annuo  nel 2014-2017. . Il ratio p/tbv (prezzo/valore di libro tangibile) è 1,3 nel 2015 e 2016. Il dividend yield è previsto 4% nel 2015 e 6% nel 2016.

3) Ubi Banca. Giudizio positivo con target price 9,70 euro (11 euro nello scenario ottimista) grazie al buon posizionamento di mercato e al basso rischio nella qualità degli asset. Il p/tbv è 0,8 nel 2015 e 2016, mentre il rendimento stimato della cedola sale dall’1,8 e del 3,1%.

4) Bpm . Confermato il rating neutrale, con prezzo obiettivo 0,90 euro, che nell’ipotesi bullish sale a 1,26 euro. La valutazione degli analisti riflette il rapporto bilanciato rischio/rendimento, a fronte di una redditività soddisfacente. Il titolo viene scambiato 0,9 volte il tbv (valore di libro tangibile) nel 2015 e 2016. Il dividend yield è 2,2% nel 2015 e 3,3% nel 2016.

5) Banco Popolare Rating negativo  con target 10,40 euro a causa dei timori sulla qualità dell’attivo, che peserà in futuro sulla redditività. Nello scenario ottimista può però arrivare a 23,39 euro. Il titolo tratta 0,8 il tbv (valore di libro tangibile) nel 2015 e 2016. Il rendimento della cedola è trascurabile in questo esercizio e nel prossimo  (0,7%).

6) Banca MpsLe incertezze che ancora circondano il futuro dell’istituto senese e la qualità degli asset sono alla base del rating negativo, sebbene gli analisti riconoscano l’impegno del management nel taglio dei costi. Il prezzo obiettivo è 0,30 euro, che nell’ipotesi bullish sale a 1,69. Il p/tbv è 0,7, mentre il dividend yield è nullo

 

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