Interessante progressione nella quotazione delle azioni SARAS che si dirigono verso la soglia psicologica di 1 Euro.
Il leit motiv ufficialmente, secondo quanto riportato in sede di assemblea, è dato dal miglioramento del margine di raffinazione, ma credo sia dovuto più alla disponibilità dell’azienda nell’acquisto futuro di azioni proprie che potrebbero essere utilizzate poi per uno scambio con quelle di un partner industriale;magari una major di settore quale la russa Gazprom di cui si vocifera. Oppure con un socio finanziario di primo piano come il buon vecchio Warren Buffett che già si trova in ottimi rapporti con la famiglia Moratti. D’altronde i Moratti che non sono gli ultimi sprovveduti della finanza dovranno per forza di cose uscire dall’isolamento industriale di un settore, quello della raffinazione, in profonda crisi. Il titolo ha dato segnali di vita intorno a 0,84 € soglia che ritengo di supporto.
Attenzione le previsioni vanno sempre considerate al netto dell’andamento dell’indice di borsa o del sentiment di mercato vigente, condizionato senza dubbio da notizie macroeconomiche di rilievo. Per cui il vento può cambiare improvvisamente e sorprenderci. In tal caso i giudizi o le previsioni sui singoli titoli dovranno essere sospese ma non necessariamente rinnegate. In tal caso, in attesa che torni il vento di bonaccia, le quotazioni possono essere state soggette a discese repentine facendoci perdere parecchi punti percentuali e creandoci un certo disagio psicologico determinato dallo smarrimento di autostima. A tal proposito ci viene comunque in aiuto l’analisi tecnica del singolo titolo in esame, dando un occhio anche a quella relativa all’indice di riferimento che ci permetterà di capire se è il caso di rimanere sul pezzo o evacuare velocemente durante la seduta stessa.
Personalmente prediligo quelle un po caserecce di breve periodo con le loro linee di supporto e di resistenza che si possono facilmente ricavare dando uno sguardo ai grafici d’andamento. L’analisi tecnica troppo professionale che tiene conto di troppe varianti dai nomi astrusi sono fatte per chi opera in fase di “scalping” intraday, che per quanto mi riguarda non è il mio mestiere e tuttavia non solo mi distoglie dalla realtà, ma mi crea fastidiosissime emicranie.
Nell’approccio ad un investimento di tipo finanziario occorre tenere presente che deve essere accettabile una piccola perdita, la quale rimane tale se si applica in modo scrupoloso e disciplinato lo smobilitare dell’investimento stesso alla rottura di un’importante prezzo/ soglia di supporto e vale sempre il detto “meglio perdere un dito che un braccio”.
Nel caso in cui invece un titolo rompa all’insù una linea di resistenza si può anche pensare di acquistare ulteriori quote. Ma mai e poi mai acquistare in retromarcia di prezzo con l’applicazione fatale di mediare il valore dell’investimento acquistando in futuro a quotazioni più basse. Risultato fallimentare a cui vanno incontro i così detti “cassettisti” che hanno ottenuto ottimi affari fino a 4 o 5 anni or sono ma che personalmente ritengo, non solo non abbiano futuro in un moderno approccio ai mercati finanziari, ma che siano vera e propria” carne da cannone “.
Altra difficoltà, anche se più piacevole di quella appena presa in esame, è il timing di vendita in guadagno. La mia esperienza personale mi ha fatto capire che prima di un’inversione di tendenza sia essa in regressione o in progressione su di un investimento finanziario v’è spesso( soprattutto su indici e materie prime, ma può valere anche sulle azioni mid e large cap ) un picco di prezzo contrario a ciò che si sta per verificare, con volumi in aumento, che può durare anche due o tre sedute; è il segnale che i cani grossi stanno per mollare l’osso.
Ultima considerazione personale per investire occorre un pc a portata di mano e naturalmente un contratto di internet o phone banking altrimenti i tempi d’azione o le spese bancarie vi massacreranno.
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