SIEMENS 14.6 3.8% Siemens è delle più grosse conglomerate al mondo, attiva nel comparto Energia, Industria e Healthcare. Nel mese di giugno, il gruppo dovrebbe procedere con lo spin-off di Osram, attiva nel settore illuminazione, che presenta interessanti prospettive nel segmento LED. Il gruppo dovrebbe continuare a beneficiare dell’esposizione globale (miglioramento Cina, situazione robusta negli Stati Uniti, a fronte ovviamente della debolezza in Europa).Le valutazioni restano interessanti sui fondamentali, supportate da un buon dividend yield ed anche da spazi per ulteriori operazioni di capital management (buyback) considerata la solida struttura patrimoniale. Dati trimestrali deboli, ma forte portafoglio ordini. L’abbassamento della guidance nella parte bassa del range era già stata incorporata dalle previsioni di consensus.
LAFARGE 15.3 2.2% Multinazionale francese tra i maggiori player mondiali del settore Building Materials, che deriva circa un 70% dell’Ebitda da paesi emergenti. Il titolo quota a multipli interessanti a livello assoluto e a sconto sui principali competitor, rispetto ai quali presenta anche una generazione di cassa decisamente superiore. Livello di catalyst Lafarge ha un importante piano di dismissioni, che aiuterà a ridurre sensibilmente la leva finanziaria dell’azienda (debito netto/Ebitda da 3,4x nel 2012 a target di 1,6x nel 2015), e un piano di efficientamento da 1,75 mld in 3 anni (60% dell’ebitda’12). I risultati del 1Q sono stati leggermente peggiori delle attese (Ebitda -19% a 380 mln su ricavi -4% a 3,14 mld), ma la conferma delle guidance e i buoni risultati del piano di taglio costi hanno positivamente sorpreso il mercato.
FIAT INDUSTRIAL 10.7 3.0% Fiat Industruial, nata nel 2011 da uno spin off del gruppo Fiat, è attivo nel comparto delle macchine agricole e dei macchinari per costruzioni, attraverso CNH, e nel settore dei veicoli industriali, con Iveco, molto esposta al di fuori dell’Europa (ca. 60%). Alle valutazioni sacrificate sui fondamentali si aggiunge l’appeal relativo al successo nel piano di integrazione di CNH. L’operazione è subordinata ad un esercizio del diritto di recesso limitato a 325 mln e dovrebbe chiudersi nel corso del terzo trimestre ’13. Si tratta di un deal positivo per l’intero gruppo, nell’ottica della semplificazione della catena di controllo e della riduzione dello sconto cui tratta rispetto ai principali concorrenti. Risultati 1Q deboli, a causa di Iveco, e guidance ’13 abbassate in maniera significativa (trading profit -7% su precedente indicazione), a causa di un deterioramento dello scenario per le macchine agricole (-5%/0%Vs precedente 0/5%) e costruzioni.
P/E Div Yield% 2012