Le trimestrali mettono sotto pressione i listini europei, mentre sullo sfondo restano le incertezze sul futuro di Atene e le conseguenze che un’uscita della Grecia potrebbe avere sugli altri mercati. Guardando al medio termine, non mancano però le buone occasioni. Come quelle messe in evidenza dagli analisti di Société Générale
1) Aviva. Alla compagnia assicurativa Uk, che ha acquisito Friends Live, è stato assegnato il target price di 700 pence, che implica un potenziale di rialzo del 29% a cui si aggiunge un dividend yield 2015 del 4,2%, che sale al 4,8% nel 2016. Il titolo, che capitalizza 21,8 miliardi di sterline, tratta 11,5 volte l’utile operativo 2015 e 9,4 quello del 2016. Negli ultimi 12 mesi ha realizzato una performance del 6,5%, nonostante il calo del 4,9% nell’ultimo mese.
2) Associated British Foods. Target price di 3.300 pence (+21%) per la società inglese che nonostante abbia rivisto recentemente al ribasso le proiezioni sull’utile per azione 2015, a causa dell’effetto valutario negativo, ha buone prospettive nel 2016. Il titolo, che capitalizza 21,4 miliardi di sterline, viene scambiato con un multiplo di 27,7 sull’utile dell’esercizio 2015 (che si conclude a settembre) e 26,4 sul 2016, mentre il rendimento della cedola è basso (1,3-1,4%). Nell’ultimo mese sul listino di Londra ha lasciato sul terreno il 10%. La performance a 12 mesi è nulla.
3) Akzo Nobel. Giudizio positivo anche sul gruppo chimico olandese da 17,8 miliardi di capitalizzazione. L’obiettivo 2015 della società è arrivare a un margine netto del 9%. Il titolo merita un prezzo obiettivo di 85 euro, del 17% superiore alle quotazioni recenti, a cui si aggiunge un rendimento della cedola 2015 del 2,2% (in aumento al 2,5% nel 2016). Guardando ai multipli borsistici, il titolo tratta 18 volte l’utile 2015 a 15,3 quello del 2016. Negli ultimi 12 mesi ha realizzato una performance del 35%.
4) Renault . Prezzo obiettivo di 105 euro (+15%) per la compagnia automobilistica francese (26,8 miliardi di euro di capitalizzazione). Il titolo, che ha guadagnato il 24% negli ultimi 12 mesi, tratta 8,7 volte l’utile 2015 e 7,3 quello del 2016, mentre il dividend yield è rispettivamente 2,5 e 3%. Guardando ai multipli borsistici il p/e passa da 8,7 a 7,3 nel 2016, mentre il rendimento della cedola sale dal 2,5 al 3%.
5) Kering . In una posizione contrarian rispetto al mercato, gli specialisti di Société Générale hanno confermato il giudizio buy sul gigante del lusso, sebbene il primo trimestre sia stato peggiore delle aspettative, a causa soprattutto di Gucci (33% del fatturato) che ha evidenziato un calo del 7,9%, mentre Bottega Veneta, Saint Laurent e Puma hanno registrato incrementi che rafforzano la fiducia sui risultati dell’intero esercizio. Il prezzo obiettivo del titolo, che capitalizza 22,3 miliardi di euro, è stato mantenuto invariato a 220 euro, che implica un total return del 26,6%, considerando il dividend yield del 2,5% quest’anno e del 2,8% nel prossimo. Il p/e scende da 17,5 nel 2015 a 14,9 nel 2016. La performance degli ultimi 12 mesi è 18%, dopo la flessione dell’8,5% nell’ultimo mese.
Devi accedere per postare un commento.