Un futuro senza lavoratori

520x400xo.170206.jpg.pagespeed.ic.AFOregHFVVL’ex Ad di Mc Donald, Ed Rensi, è intervenuto nel dibattito in corso negli Usa sull’ opportunità o necessità di portare la paga minima oraria a 15 dollari. Il parere di Rensi è che se un lavoratore costa 30.000 dollari l’anno, conviene comprare un robot per 35.000, che tra l’altro è molto più preciso ed efficiente. In effetti la logica del capitalismo prevede che i costi vadano tagliati a favore di un maggior Mol, Roe, Roi, ecc…Il lavoro è un costo e se seguissimo fino in fondo il ragionamento di Rensi, il 60% dei lavoratori potrebbe essere sostituito dalle macchine. Il nuovo Ad di Mc Donald, Steve Easterbrook lo ha contraddetto, dicendo che in Mc Donald l’elemento umano sarà sempre importante, ma sa benissimo che Rensi ha ragione. Un capitalismo perfetto ha sempre meno bisogno di lavoratori, che non si ammortizzano in un anno, aumentano coi loro errori gli scarti della produzione e coi loro salari producono inflazione. Purtroppo la perfezione non esiste neppure per il capitalismo e a noi rimane una domanda semplice: se non ci sono lavoratori con adeguati salari, chi consumerà i panini della Mc Donald’s? Forse l’elemento umano rimane importante solo come consumatore? Ma il capitalismo non prevede un consumatore senza soldi. Allora, o costruiamo robot consumatori, però si perde l’elemento umano, o passiamo a forme di socialismo, i robot lavorano e diamo lo stipendio ai disoccupati. Uno stipendio basso perché sono molti e per contenere l’inflazione, mentre i grandi manager diverranno sempre più pagati, perché la produzione aumenterà. Sarà un mondo nuovo, l’aggettivo è a scelta del lettore: fantastico, terribile, allucinante, ecc…Di terribile c’è che ne parlino e decidano solo le multinazionali.

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